Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      liberali assai pregiatai e ciò venne fatto con tanta tnaggior reputazione dell' Autore, quant' egli con gravissimi argomenti levava degli animi di coloro ch'avevano le orecchie facili a credere si come in* certe e di niun valore, le opinioni del Tiberto istesso , e quelle ancora del Corvo dalla Mirandola. Tal* chè molti in altri affari assai prudenti, abbagliati dall'incantesimo di quelle verisimili sue ragioni stavano spesso ad ascoltarlo a bocca aperta: e secondo ch'ei diceva ordinavano le lor faccende private, parendo loro d'intender benissimo da lui di giorno in giorno le cose future come presenti. Leggesi ancora un memoriale molto degno di fede scritto di sua propria mano, nel quale si contengono coloro, a cui egli annunziò diversi pericoli di mòrte violenta , confrontati poi dopo la morte sua con la verità dei successi perfettamente seguiti secondo quel* lo , ch' egli avea predetto dover avvenire. La qual cosa fa che Luca Gaurico uomo antico e d'intero giudizio, tiri orme ancora invecchiato fra gli studi, e in questa romana accortezza fatto poco credulo, nella sua opinione massime giurandomi egli, ch'ei fu con severità e amichevolmente ammonito dal Cocle, ch'ei dovesse a tutto suo potere fuggire le occasioni, che lo potessero far cadere nelle mani della giustizia, perchè gli era minacciato dal cielo un violento martirio, ed esso per negligenza delPadre non sapendo il giorno della sua natività, non aveva potuto antivedere per astrologia, e nondimeno Giovanni Bentivoglio lo fece un giorno pigliare e dargli cinque altissime strappate di corda,
      ferch'egli avea predetto nel suo pronostico di quel-anno, ch'ei sarebbe scacciato dalla patria e dalla signoria. Ma il Cocle meritò una pena alquanto più acerba della sua non vana indovinazione. Conoiossia-chè suo malgrado e sforzatamente predisse ad Ermete figliuolo del tiranno Bentivoglio che ei morirebbe in esilio combattendo; il quale empio, e dal timor fatale spaventato, non potè poi sopportare che il Cocle avesse ciò detto liberamente, con tutto, cheLjOOQle


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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