Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI »4rprimi che vendicassero dall' antica barbarie la dottrina d'Aristotile, e che avesse seguaci, #molti ed illustri, che l'onorassero. Frar quali seguaci, anzi discepoli, bastino questi tre : Federigo Borromeo Cardinale, Scipione Gonzaga* e l'immortale Torquato Tasso; senza dire di Enea Vizani, di Giacomo Mazzoni , di Andrea Venerio, del Muzio, del Varoli, dell' Amalteo, del Liceti, e del Pinelli, e del Moc-oenigo, e dello Zoppio, e del Baldi', é del Rota, e deh Querenzio e di Flaminio Papazzeni'; il quale ultimo amò il maestro d'un amore sì caldo ed immutabile, che quando il vecchio Pendasi nel 19 Di» cembre 1693 lasciò la tetra, ne volle deposto il-cadavere nell'arca di stia pertinenza in san Giacomo Maggiore dei RR. PP. Agostiniani. II figliuolo di Federico proseguì a starsi in Bologna in qualità di nobile e con titolo di Conte, e prolungò la successione del gran Filosofo, in nipoti e pronipoti, sino al 1734» nel quale anno la stirpe Pendasia fu estinta , e 1* asse intero della famiglia passò per testamento dell' ultimo discendente, che fu un Conte Lorenzo, alla Parrocchia, or disfatta, di san Biagio, coli' obbligo che dotar dovesse varie fanciulle colle rendite di un tale censo non amplissimo ma non ristretto. — Federico fu dell' Accademia de' Convivali, e godette la stima di tutti i letterati de'suoi giorni. Scipione Gonzaga ne fece gli elogi; ma più. specialmente il Cardinale Federigo Borromeo, che levò a cielo un tal Filosofo distinto, ed un maestro aristotelico di tanta dottrina ed eloquenza. La pubblica Libreria di Classe a Ravenna conservava un Codice Cartaceo del Pendasi con trenta lezioni sul-1' anima, le quali sono illustrazioni delle dottrine aristoteliche.
Ecco un altro filosofo, Giambattista Pio,-Fu laureato, secondo l'Alidosi nel 1494» ma tutto si diede poi alle lettere latine e greche sotto il famoso Beroaldo. Indi passò a leggere Umanità c.Rettorica in Bergamo, dove fra gli altri discepoli ebbe Bernardo Tasso padre del sommo Torquato. Fu poi il Pio Annal. Boi T. VII. 3t
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