Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      della Orasione funebre nelle pubblichi 'Solenni ese-*-quie: e questa si legge fra le stampate; e fa moravi^ glia , come potesse essere recitata, tale quale leg-gesi per la saa lunghezza; e pure molti passi, ohe in essa s'incontrano, sembrano persuadere, ohe cosi fosse detta dall'Amaseo. Successe nel Pontificato Giovanni del Monte , Arcivéscovo Si pontino, col nome' di Giulio III. Era questi stato, come abbiamo veduto, amicissimo ài Romolo, e grande estimatore del suo merito. Tale promozione ricreò 1'animo e risvegliò le speranze di Romolo ; • di fatto accaduta la morte di Blosio Palladio Segretario delle lettere Apostoliche, l'Amaseo fu dichiarato Prelato Domestico, e constituito in luogo del Palladio, liberandolo ancora dal peso della sua lezione di belle lettere e conservandogli tutto intero lo stipendio. Ma, oh instabilità di cose mondane! Scorsi appena due anni, dopo conseguita questa carica, sorpreso Romolo da violentissima febbre, in breve morì il 4 Luglio 155a in età di 65 anni ; e fu sepolto -solennemente nella Chiesa di sant'Agostino di Roma, ove era ancora, come si è detto, Boa moglie; e lasciò dopo di sé quattro figli ; Pompilio, del quale si e parlato,Virginio,Teofrasto e Xenofonte, i quali non acquistarono dal Padre che pochissimi beni di fortuna , essendo egli stato sempre generoso nello spendere , e senza avidità di roba; ed anche talvolta si trovò la sua privata economia in gravi strettezze, come si esprime in alcune sue lettere. Perciò avventi* che al suo morire, essendo i figli rimasti in cattivo stato, movessero sì l'animo del Pontefice Giulio III., che non solamente fece seppellire a proprie tfpése Romolo, ma ordinò in oltre, che fossero assegnati a'quattro figli suddetti dngento scudi d'Oro annui, per lo spazio di quattro Anni, da ritrarsi dalle rendite dello Stndio di Roma. In Udine, èd in Bologna A gii estinta questa illustre famiglia degli Attasei, titftoi rimangono de* manoscritti e delle stampe, che saranno sempre il suo maggiore elogio; oltre ciò che di Romolo particolarmente hanno scritto il Liruti,
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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