Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIil Mazauohelli od il Segretario Flaminio Scartali* , il quale fra' mooamenti raccolti e riportati nella vita di Ini, riferisce intero uno scritto di Pompilio 1
Amaseo, ohe si conserva nell'Ambrosiana, dal quale \si raccoglie che Romolo ebbe ancora la cittadinanza romana, e che fu caro a molti Principi, frai qnali ricorderemo i Pontefici Clemente VII. Paolo III. Giulio III., nonché Carlo V. Imperatore, Franoeseo I. Re di Francia, Ferdinando Re de'Romani, Sigismondo Re di Polonia e Giovanni Re di Portogallo. ,
Segretario insigne fn pure Antonio Ansèlmi. Non ì
servì esso il Senato nostro, ma.il Cardinale Pietro Bembo, letterato di tal dottrina che non avrebbe jpatito un Segretario mediocre che il rappresentasse. 1
Nè solo il bolognese Anselmi stette in ufficio tale \col Bembo ; ma gli fa carissimo, e più amico e con- ,
sigliere che dipendente. Dopo la- morte del Bembo, passò 1' Anselmi, in qualità pur sempre di segretario, presso il famoso compatriota suo, Monsignor Lodovico Beccadelli. L'Anselmi scrisse lettere molte, alcune delle quali andarono alle stampe nelle raccolte di quell' aureo secolo dell' eloquensa. Il Pino, il Machiavelli, l'Aretino, il Dolce, il Varchi, e non pochi altri onorandissimi letterati d'Italia furono amici dell'Anselmi ; il che bastia gloria i sua. — Egli ebbe una figliuola ( al dir del Masini ) j veramente egregia e prodigiosa per la memoria. No- ' mavasi Marcella, e vestì 1' abito di san Domenico ] sei monastero di santa Maria Nuova, dove morì nel , principio del secolo decimosettimo. Ascoltava essa ' le prediohe; e dopo tre mesi le Scriveva esattamente. Un manoscritto di tale prodigio conservavasi nel monastero dov'ella visse e morì.
Letterato storico fu Cesare Anselmi. Scrisse il Sacco di Brescia fatto da Gaston de Fois l'anno i5i»,-a cui si trovò presente. Il Ruscelli se ne giovò nel supplemento alla Storia del Giovio ; e venne pure aggiunto alle Storie bresciane del Cavriolo tradotte da Patrizio Spini.—Descrisse pure la presa e il Sacco di Ravenna dato da' Francesi, e la morte di Gaston
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