Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

Pagina (266/524)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      ANNALICancelliere dell'illustre Comunità de'Riformatori. Visse ne' giorni in cui santa Caterina Vigri fu canonizzata ; e scrisse e testimoniò di lei con bontà di successo. Lasciò poemetti latini ed italiani, scritti per la più parte a maniera di dialogo; d'uno dei quali, intorno alle preferenze fra il cavaliere e il capitano, ha recato il ristretto il pazientissimo Fan-tuzzi. Un'altr'opera di Tommaso è un poemetto in cinque capitoli, che parla di santa Caterina, e che fa seguito ad una vita della medesima,. scritta da Fra Dionigi Paleotti Minore Osservante. Parecchie altre poesie di Tommaso Beccadelli si trovano in diverse raccolte di que' tempi , cioè dal 1490 circa sino al i536;e di queste parlarono il Crescimbeni, 1' Orlandi, il Quadrio e il Mazzuchelli, nonché il Fantuzzi, il quale ritiene che Tommaso appartenga alla nobile famiglia, eh' ebbe fra gli altri illustri Monsignor Lodovico, di cui abbiamo già parlato. , Dicasi una parola d' un altro poeta ben più. insigne , che fu Ercole di Annibale II. Bentivoglio. Egli nacque circa nel i5o6, quando Giulio II. Pontefice ne cacciava di Bologna l'avolo Giovanni ; onde il fanciullo patì l'esiglio a Milano cogli altri della famiglia: poi del i5i3, fu condotto a Ferrava sotto la protezione degli Estensi, perchè il Duca Alfonso I. era cognato de' Bentivoglio di Bologna. Colà il giovinetto Ercole imparò quanto di meglio conveniva a nobile e cospicuo cavaliere: le belle lettere, la Rettorica, la Filosofia, le Leggi gli ornaron l'intelletto; la danza, il canto, il suono, l'armeggiare , il domar destrieri gli compì le grazie delia persona: talché riportò lodi caldissime da Lilio Gi-raldi che il conobbe, e dal Ghilini che compose il Teatro degli Uomini letterati. Ma dove rifulse molto il giovine Ercole fu nell' italica poesia, dove salì in eccellenza di merito, e specialmente nella Satira, diche a vent'anni diede prove superiori alle speranze dell'età. Il Flaminio, l'Acci aiuoli e l'Ariosto furono i suoi amici più cari: e per la loro compagnia lasciò la corte dello zio principe, e visse


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

Pagina (266/524)






Comunità Riformatori Caterina Vigri Fan-tuzzi Tommaso Caterina Fra Dionigi Paleotti Minore Osservante Tommaso Beccadelli Crescimbeni Orlandi Quadrio Mazzuchelli Fantuzzi Tommaso Monsignor Lodovico Ercole Annibale II Giulio II Bologna Giovanni Milano Ferrava Estensi Duca Alfonso I Bentivoglio Bologna Ercole Rettorica Filosofia Leggi Lilio Gi-raldi Ghilini Teatro Uomini Ercole Satira Flaminio Acci Ariosto Bentivoglio Pontefice