Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
3*4 ANNALIde* Medici fiorentini. Qnando morisse lo dice Nino Semini da Cortona in una lettera a Giovanni Maone, segretario di D. Ferrante Gonzaga, data di Roma il a3 d'Agosto i533, annunziando in essa la morte avvenuta allora del Cavaliere e Poeta da Casio. Questi favorì le arti, e fu devotissimo della Vergine e dei Santi: onde in san Petronio fece adornare d'alcuni dipinti e di statue due Cappelle; così pare che facesse nella Chiesa suburbana della. Misericordia ; e così pure d'alcune sacre sculture adornò il tempio de'Servi di Maria. Due dei Francia, Francesco e Giacomo, nonché il Boltrafio leonardesco, e forse altri egregi dipintori, fecero il ritratto di lui, in diverse età della vita. Due ancora di tai ritratti si conoscono, ed in età giovanile: uno, in età più matura, era in san Petronio nella Cappella famosa della Madonna della Pace: ma i dipinti di esso luogo furono pel breve corso d' un secolo ammirati nella loro interezza; poi ai giorni del Malvasia storiografo della pittura, vennero coperti scioccamente di alluda dorata a fiorami , detta volgarmente bazzana; infine (barbarie maggiore!) nel 11*1, con calce bianca furono coperti per sempre. — Oh venisse un benefico, il quale studiasse di ricuperare siffatte reliquie, levando l'imbratto di quel bianco, che ornai converte il materiale di Bologna in un 'albèdine abbagliante, che opprime la nobiltà fin de' marmi, e muta oggi-mai in dispregevole sostanza anche i metalli e le gemme, onde si giovano le arti ! — Ma tanto basti del Casip ; e noi cessiamo dalle inntili querele.
Tommaso Castellani è un fiore aggiunto alla corona dei poeti bolognesi.—Nobile felsineo, fiorì sui principio del secolo decimosesto : applicò 1' animo alle belle lettere, specialmente poetiche, ed acquistò tanta fama tra' forestieri che lo chiamavano , come per antonomasia , il poeta bolognese. Francesco I. di Francia, che forse in Bologna lo conobbe quando-vi si fermò nel i5i5, lo fece segretario di Eleonora &ua moglie con larghissimo stipendio ; e fu pure, coti questa qualità, al servigio di Filippo
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