Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESISiena Duca di Milano ; e carissimo ed in molla stima di ragguardevoli personaggi, e di letterati così italiani Come d'oltramonti. Chiamato poi alla patria da'proprii interessi, investì nel i54i il magistrato degli Anziani, mentre Gian Francesco Isolani era Gonfaloniere di Giustizia; e in tale carica cessò di viveré molto vecchio il ao Settembre del medesimo anno; e con gran pómpa, ed a pubbliche spese fu sepolto nella Cattedrale di san Pietro. — Dopo la sua morte i versi italiani del nostro autore furono dati alle stampe da Bernardino suo fratello, e dedicati al Cardinale Guido Ascanio Sforza. L'edizione è pei tipi del Giaccarello, l'anno 1S45, e contiene sonetti, canzoni, ed un poemetto in ottava rima. Scrisse ancora il Castellani un poema latino de Christi natwitatè, che il cavaliere Girolamo Gan-dolfi gli lodò molto, e cui egli rispose modestamente col sonetto che qui ne piace di recare, affinchè si conosca dalla sobrietà di questo saggio, lo stile casti gatissimo del poeta bolognese.
Gandolfo mio, troppo gravose someTolse il mio stil, quando del Re che adoro Dipinte il Parto, che dall'alto coro Scese per far le pene eterne dome.
Però convien che lingua altrui mi nome Forse per troppo ardito, ond'io ne ploro : Ma Je vostre gran lodi, e il pregio loro Tolgono il biasmo a me di tal cognome. . .
Non scrissi del gran Parto per ornarmi Il crin del fregio eh' alle Muse è grato, Ma per devoto al mio Signor mostrarmi.
A me fìa assai, eh* Ei non mi veggia ingrato ; Ma dove col mio stil non posso alzarmi M'hanno le piume del desir levato.
Uomo di lettere, specialmente sacre, fu Dionisio Cavalli di Bndrio, che vestito l' abito religioso ne!
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