Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIpervenuto, fu l'accolto nelle proprie stanze dal suo fidissimo Antonio Costantini, segretario dell' Ambasciatore di Toscana a Ferrara, il quale allora si ritrovava nella città del picciol Reno ; e ricevette dall' amico onori e carezze quante mai avrebbe potuto desiderare. E il Cavaliere Gian Galeazzo Rossi, dotto e splendidissimo signore, non sì tosto ebbe la seguente mattina notizia dell'arrivo di Torquato , corse subito a visitarlo : „ e poiché smaniava (sono parole dell'Abate Serassi) d'aver esso 1' onore di alloggiarlo nel proprio palazzo, si diede a stringere il Costantini colle maniere più efficaci perché volesse a lui cedere un tanto ospite. Era questo cavaliere sì fattamente innamorato della virtù e delle qualità del Tasso, che pochi mesi innanzi aveva mandato espressamente a Mantova un -pittore perchè glie ne facesse il ritratto, per collocarlo tra quelli d'altri uomini famosi in uno studiólo. E non avendo potuto Galeazzo avere il Tasso in sua casa ( avendo scelto di restare dal Costantini ) gli diede yerò un lauto pranzo, al quale intervennero, oltre il detto Costantini, il signor Giulio Segni, i Conti Girolamo Pepoli, Ulisse Bentivoglio, Cornelio Lam-bertini , il signor Evangelista Canobio, e il Padre Don Gasparo Pastarini, Abate di Pontecchio, tutti amici ed ammiratori del Tasso, ricevuti e serviti con incredibile gentilezza dalla moglie del Cavaliere , Dama di gran senno, di molta bellezza e vivacità. L'onore che fu praticato al Tasso da tutti que'gentiluomini fu grande e straordinario. Il Cavaliere de'Rossi, dopo tante affettuose dimostrazioni, volle anche presentarlo riccamente, il che puro cercò di fare il P. Abate Pastarini, compassionando le vicende e la povertà di un letterato di tanto merito. Esso però ricusò i doni, e li cedette al suo amico Costantini. „ Quando avvenne questo fatto , era il poeta già innanzi nella vita, e il Rossi nella fama di letterato, poiché fin d'allora che partì da Bologna Giulio Cesare Colonna Principe di Galestrina, ch'era stato fondatore dell'Accademia de'Confusi,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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