Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      del Francia è qnella che conservasi al maggior altare nella Chiesa dell'Annunziata, appena Fuori di Porta san Mammolo; perchè in nessun'altra è si artificiosa r invenzione, sì purgato il disegno, maggiormente finita l'esecuzione, il colorito più vago, l'espressione più divota, e la scelta de'caratteri nelle teste più mirabile e magistrale.—Molte Madonne in tavola ha dipinto Francesco Francia, e sono tutte di tanta eccellenza, che Raffaello da Urbino ebbe a scrivere non vederne nessun'altre più belle, e più divote e ben fatte: le quali parole del Principe dei pittori d* Italia bastino a tutta gloria del bolognese capo-souola, dell'insigne artefice cattolico, del Rai-bolini operosissimo, onde le fatture sono tante, chò ben è d'uopo di gran lavoro biografico-artistico per dirne appieno e degnamente. Così di un tale dipintore si conoscono immagini varie di Santi, frai quali è celebre il san Giovanni Battista, che il municipio della città recente di Persiceto, con riverenza conserva. — In ritratti pure valse molto : e ne operò dei magnifici a personaggi insigni o per potenza o per virtù. Così lavorò benissimo all'affresco, siccome apparisce da due pitture, tra le dieci nella soppressa Chiesa di santa Cecilia, dov'egli rappresentò le sponsalizie di tale Santa con Valeriano, e la sepoltura data alla medesima: avendo condotte le altre otto alcuni scolari e coevi di questo grande maestro. — E non fosse stato demolito per. furor popolare il sontuoso palazzo Bentivoglio! Chè veci rebbesi pur anche il magnifico affresco della Giuditta, eseguito per mano del Francia in concorrenza con altri pittori di Ferrara e di Modena che adornavano quel principesco edilìzio. Tale storia fu ope^-rata dal bolognese con tanto plauso universale, che Raffaello ne dimandò (e riteniamo l'ottenesse) il disegno, per riporlo infra le cose più di pregio e più care. E così all'amico mandava in dono da Roma nel Settembre del i5o8 un proprio disegno d' un presepio, riferendogli grazie che avesselo voluto presentare del suo ritratto, bellissimo e tanto vivo che


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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