Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALImaniera decisa ; laonde, studiosissimo più che di ogni altro, di Raffaello, sì l'imitò scrupolosamente, che talora le sue tavole vennero credute dell'Urbinate; il perchè i forestieri non conoscono abbastanza quest' artista, che frai molti della Romagna è senza dubbio de'migliori. Bologna, Imola, e poche altre città possiedono le cose sue più magnifiche ; e specialmente la prima ha un tesoro nelle storie ohe ancor ne restano a fresco entro il palaz-zino già Bentivoglio in mezzo all' odierno Orto Botanico dell'Università: le quali storie furono illustrate da quello splendido lume delle buone lettere italiane, che è Pietro Giordani piacentino, il quale mostrò chiaro come alle arti del disegno rechi splendore 1' arte sublime dell' eloquenza. Il Francucci ritornò a Bologna dopo compiuti i suoi studii, e vi aperse scuola, e quivi morì circa nel i55o. v Così fu discepolo del Francia Bartolommeo Ramenghi, da Bagnacavallo, non si sa bene se per propria nascita o per origine paterna, essendo ancora controversia tra gli scrittori circa un tale aggiuntivo di terra natale attribuitogli. Venne alla luce, secondo il più de'biografi nel 1484, e fu scolare, prima fra noi del Raibolini, poi in Roma di Raffaello ; onde può dirsi il vero emulo d'Innocenzo da Imola, su cui talora riporta palma di vittoria per ispon-tanee maniere. Dopo la morte dell'Urbinate (i5ao) ritornò il Ramenghi a Bologna, e fu uno de' primi a propagarvi quello stile che non si dice di scuola Peruginesca o del Francia, ma di scuola classica romana. Fu tanto innamorato di Raffaello che molte volte contentossi di esserne puro copista, riferendo il Lanzi com'egli fosse solito di dire che folle era quegli che meglio del Sanzio volesse fare. Il perchè nelle sue opere si scorge un servile imitare dell' Urbinate ; e rade volte apparisce un artefice che abbia voluto o saputo far del proprio. Per altro , essendo nobilissima la fonte da cui derivava le sue cose, nobilissime sono pur queste, e degne di qualunque miglior artista della discendenza raffaelesca.


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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