Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      disegno e per vago colorito. Questi valenti dipintori condussero di concorde operato, stupende cose a Parigi, a Fontainebleau, e in tutti i luoghi di delizia de*monarchi di Francia. —Ma dopo appena due lustri di regno mancava ad un tratto Arrigo II., vittima di un torneo ; e il giovinetto primogenito suo Francesco II. proseguiva il regio amore al Primaticcio , e lo istituiva Commissario generale di tutte le fabbriche del reame; titolo eccelso che gli venne ognora conservato da Carlo IX., perchè Francesco non visse in trono che diciotto mesi, sotto la continua tutela dell'accorta madre Caterina. La quale, di consentimento col regnante figliuolo secondogenito, commise all'abate Primaticcio un magnifico sepolcro per Arrigo II., pel figlinolo già monto, per sè stessa, e pegli altri due figli che vivevano ancora : ciò che adempì l'insigne artista con tanto magistero d'invenzione e d' ornamento , che il Vasari, parco lodatore degli artefici non toscani, ebbe a scrivere che il Primaticcio fu eccellente ed universale in tutte le cose che alle Belle Arti appartengono. Intanto volgeva l'annoi563, e Francesco Primaticcio recavasi a Bologna per metter sesto alle cose de' suoi nipoti ed alle proprie ; e il suo arrivo alla patria, la sua stanza, la sua partenza furono un perenne succedersi di gioia, di beneficenze, di cordoglio: gioia universale degli artisti 0 de'congiunti che il rividero, beneficenze eh' ei seppe usare verso tutti ohe le meritassero e specialmente verso i pittori, cordoglio di lui e d' ogni amico per la sua dipartita dall' amata ed amante Bologna. In tale anno il 3 di Giugno era fra'suoi, il 9 faceva compre dalla famiglia cognata degli Anselmi , e nello stesso giorno dettava il suo testamento nella sagrestia di san Giacomo, prima di lasciar per sempre Bologna, e ritornarsi a Parigi, dove, già vecchio, passerebbe ancora sette anni, godendo fra le agiatezze e gli onori i frutti di quanto seppe operare con molteplice scienza e con indicibile virtù. La sua morte, quanto fu per esso, cristiano,
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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