Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
368 ANNALIChiamato a Parma dal Duca Ranuccio Farnese, tanto . piacque per sollecitudine e discretezza, che fu dichiarato suo pittore: e di fatto molte cose dipinse nei ducali palagi. Fu spiritoso e di compagnevole indole; epigrammatico ma gentile; poeta estemporaneo e sonatore ardito di vari strumenti, che toccava con grazia nelle conversazioni, dove declamava o cantava sulla lira gioviali e curiose anacreontiche. Fu uom dabbene, disinteressato, pietoso; caro egualmente alla sua patria che ai cittadini di Parma, nella qual città mancò di vita del 1590, universalmente compianto e desiderato. Ebbe due scolari : il Pisa-nelli ed Alessandro Stornii, l'uno accattabrighe, che fu esigliato da Parma, e che dipinse a san Michele in Bosco, e po' Malvasia a Panzano ; e 1' altro che fu sì solleoito e negligente da riuscire un imbiancatore guastamestieri.
Ma è tempo che dicasi de'bolognesi architetti cinquecentisti : onde noi inoominceremo dal Vignola. É perché bene si vegga come grandissimo egli fosse, e non si abbia a dubitare delle nostre parole, le trarremo appieno dal Milizia, aspro censore di ogni artefice, e specialmente di chiunque fu distinto, ma non greco, o romano dell'aureo secolo d'Augusto. Iacopo Barozzi fu detto il Vignola dalla terra ove naoque nel 1507, la quale allora apparteneva alla provincia di Bologna, mentr'oggi si trova nel Ducato limitrofo di Modena. „ Egli è il legislatore dell'architettura moderna. In Bologna diede un buon disegno per la facciata di san Petronio, fabbricò vari palazzi, e il bel portico del Cambio, a levante della piazza maggiore. Diresse il Canale del Naviglio: fece la casa del Bocchi ( ora Piella ) d' un gusto un pò goffo, secondo la fantasia del proprietario. A Piacenza diede il disegno del palazzo ducale, condotto da suo figlio Giacinto. Le chiese di Massano, dì sant'Oreste, degli Angeli in Assisi, e la bella cappella di san Francesco in Perugia sono di sua architettura. Il palazzo Isolani e la torre a Minerbio, col palazzo Campeggi in Saliceto, furon opere sue.
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