Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIun po'bizzarri. Mille invidiosi e nemici ebbe Sebastiano Serlio ; mille amici ed encomiatori pnr anche , che degli oltraggi de' maligni lo ristorarono ; frai quali ultimi basti quel caustico di Francesco Milizia, difficilmente lodatore de' buoni, giammai de' mediocri, il quale disse di lui queste parole, colle quali diamo fine al racconto nostra. „ Sebastiano Serlio fu il primo a misurare ed a prendere in disegno una parte degli antichi edifizi, da lui sì egregiamente descritti nel terzo libro della sua architettura; e conviene riguardarlo come uno dei dottori dell'arte propria, e frai seguaci di Vitruvio più benemeriti, non meno colla teorica che colla pratica. „
      Bartolommeo Triachini fu architetto pratico di non lieve merito, a cui ascrivesi il grandioso palazzo Malvezzi Medioi, di faccia alla Chiesa di san Giacomo. A lui si attribuisce il palazzo già Vizani, poi Bentivoglio, indi Lambertini ed oggi Ranuzzi in istrada Stefano ; come pure il cortile del palazzo Poggi, dov' è di presente la Pontificia Università. Esso Triachini fioriva nel i55o, e non era più. in vita al declinare del secolo decimosesto.
      Andrea e Giacomo, padre e figlio de' Marchesi da Formigine, lavoravano nella perinsigne Basilica di san Petronio, ed erano eccellenti disegnatori e intagliatori in marmo ed in legno, nonché architetti di merito, come addimostrano : il palazzo Elefan-tuzzi, ora Pedrazzi, in Istrada san Vitale; quello de'Boncompagni in Via Canonica nel fianco settentrionale da san Pietro, e quello de' Contavalli ora Gibelli nella Via Larga di santa Maria Maggiore. Dal i5a5 al i56o esistono memorie di essi.
      Altro Architetto fu Giambattista Ballerini, ohe del 1583 insieme a Pietro Fiorini, entrava ai servigi del Senato. Esso abitava non lungi dal Guazzatoio, ed aveva in sua casa l'Accademia de'Carraoci, ossia la scuola di questi egregi, che abitavano poi verso il 1600 nelle Case Nuove di sau Martino, presso la Via di Bertiera e delle Oche. Il Ballerini architettò
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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