Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      de'signori Fabbricieri, mostrando non poter essere di Guido Pepoli, e sospettando che possa invece rappresentare un figliuolo di lui, che in essa illustre fabbriceria ebbe presidenza ; induce opinione, tratta dal fondo di sana critica, che Properzia venisse al giorno circa in sul i4p3; la quale opinione sua, che modestamente non vuol sostenere come certezza, pare confortata da novelle scoperte intorno a una Properzia de Rossi, fatte non ha molto dal laboriosissimo signor Ottavio Mazzoni Toselli, che trae dagli Archivi i più certi documenti, i
      2uali servir possano alla storia del nostro Foro, e e' nostri trapassati. Il Vasari, contemporaneo ma non forse conoscente intimo di lei, ne disse varie e belle cose; non bastevoli però a fondar certezza della sua vita civile come del suo merito artistico; il Masini errò perfino nel nome del padre di lei ; il Tiraboschi, il Cicognari, il Vedriani, il Sandrart, il Le Comte , Gori-Gandellini , Vizani, Borghi ni , Orlandi, Sofia Raggi, ed altri ancora, copiandosi per la più parte hanno ripetuti e moltiplicati gli errori sulla donna valentissima. Non così il Conte Antonio Saffi, che alcuni ne tolse. Certo è pertanto >
      eh' ella nacque bolognese, e che suo padre non fu Gian Martino ma Girolamo de Rossi, il quale ebbe cura di fare in tal modo educare l'ingegno di lei privilegiato, da trarne un essere straordinario non solo fra le donne, ma fra molti nomini puranche. Di fatto (come riporta Gaetano Giordani alla pag.i47 della sua Cronaca sulla incoronazione di Carlo V. in Bologna) „ ella fu donna virtuosa non solamente nelle cose domestiche, come le altre donne, ma in infinite scienze ; a tal che la fama sparse del suo glorioso nome per tutta Italia. Fu ella di corpo bellissima; per suono e canto ne'suoi tempi, meglio che femmina della città sua, si distinse; e perciocché era di capriccioso e destrissimo ingegno, si mise ad intagliar noccioli di pésche, i quali sì bene., e con tanta pazienza lavorò, che fu cosa singolare e meravigliosa il vederli, non solamente per la sottilità AnnaLBol.T.VII. 46
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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