Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESIEra Vescovo di Vigevano, e fu mandato a noi Governatore in vece di Orazio Spinola.
      In quest'anno venne in luce nn opuscolo intitolato: Descrizione della città, contado, governo ed altre cose notabili di Bologna. E poiché vi si contengono esatte memorie di cose sconosciute alla presente generazione, riferiremo qui l'intero paragrafo che riguarda gli Anziani e Consoli, ed il Gonfalo-niero di Giustizia, avendo recato sotto 1' anno antecedente ciò che riguarda il Legato ed il Governatore. — In segno che questa città si fu altra volta da sé stessa in istato a comune retta e governata, si vedeva ancora nel 1602 trai cittadini conservata l'antica forma della repubblica; per cui solevano, come già in altre città si faceva, sortire dal numero de' signori del Reggimento un Gonfaloniero di Giustizia, e da altri cittadini nobili e mercanti onorati 9 otto signori Anziani detti Consoli, de'quali uno Dottor di Leggi: e ciò di due in due mesi. E vivendo alle spese del pubblico, abitavano per tutto quel tempo pel Palazzo del Comune. — Oggi il reggimento del Comune è di quarantotto Consiglieri, tolti dalle classi de'nobili, de'cittadini e possidenti, de'dotti e trafficatoti ; ai quali Consiglieri presiede il Senatore , cbe risponde in certo modo al Gonfaloniere di Giustizia; e gli otto Anziani e Consoli antichi, sono sostituiti in oggi dagli otto Savi dell'illustre Magistratura. — Ma ritorniamo agli antichi digni-tarii. 11 Gonfaloniere pel detto tempo de' due mesi era capo del Reggimento, e l'ufficio suo era di provvedere al benefizio ed interesse pubblico circa l'abbondanza delle vittovaglie, al conveniente degli artigiani, all'ornamento della città e del contado, ed all' aver cura delle entrate e spese della Camera: ed intorno a ciò stabiliva ordini e statuti municipali. Gli otto Anziani dati a lui per compagni, giudicavano essi ancora, e decretavano sopra l'abbondanza, e nelle cause civili; ma di minore entità. Aveva un dì questo corpo di Magistrato, detto la Signoria, grandissima anzi suprema autorità; ma in


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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