Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 3i7
morì in Roma, e fu sepolto nella Chiesa del suo titolo cardinalizio. — In fine Paolo Boschetti da Modena, nobile bolognese fu creato Cardinale nel* l'Agosto dell'anno medesimo.
Prima di questo tempo i dannati a morte si facevano appendere all' annghiera od ai finestroni del palasso del Podestà: ma in quest'anno fu decretato che si appiccassero alle forche. Domenioo Grandi di Cà dei Fabbri fu il primo che salisse al nuovo patibolo; il qual Domenico si gettò giù dalla scala, e tentò fuggire tra la folla; ma preso dai Berovieri, venne strozzato e malmenato con grande scandalo.— La Ringhiera del Podestà, rimpetto alla maggior porta di san Petronio, chiamavasi dal volgo l'orto della Lazzarina, perchè questo era il nome della moglie del carnefice, la quale amando molto i fiori e l'erbe odorose, avea convertito il davanzale dell' Aringhiera in un giardinetto fioritissimo.
ANNO DI CRISTO 160».
Venne al governo di Bologna, Monsignor Alessan* dro Sangrio napoletano,Vicelegato del Cardinale Al-dobrandini, mentre durava ad esserne Arcivescovo Alfonso Paleotti, il quale in quest' anno pose la prima pietra della nuova Chiesa Metropolitana, dove già, fib dal 1S99 avea stabiliti, con l'approvatone di Clemente Vili, i Penitensieri Barnabiti, pei quali poi il successore di lui Scipione Cardinal Borghesi , nipote di Paolo V. ottenne dal Pontefice sno aio l'uso della bacchetta a maniera de' Penitenaieri di Roma. Tale nuova Chiesa Metropolitana, la cui Cappella maggiore sino dal 1595 era stata arohitet* tata da Domenico Tibalbi, venne ideata, per qnaoto spetta all'intero corpo, dal P. Gian Ambrogio Magenta Barnabita miladese ; e quando il Paleotti vi pose la prima pietra erano presenti alla cerimonia
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