Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      diversi lavori di drapperia e merceria, con profitto de' lavoranti e de' mercatanti. E di diversi avanzi meno pregiati, che comunemente si appellavano allora cascami, se ne ricavavano più. di cinquanta mila libbre buone a far bavelle, che giovavano a varie sorta di lavori, e che importavano circa venticinque mila e più scudi. Colla seta reale venivano fabbricate settantamila e più libbre di veli, ohe mandandosi per ogni parte del mondo, e vendendosi aJ>rezzo ordinario medio in ragione di sette scudi per ibbra, davano un' entrata di oltre a cinquecento mila scudi, i quali fruttando in ragione dell' otto per cento, davano un netto guadagno in mano dei mercanti, di più di quaranta mila scadi ; e gli altri erano per benefizio de'venditori, de'raccoglitori della foglia, di coloro cbe allevavano i bachi e ne traevano i bózzoli, dei doganieri depurati al servizio della pubblica Camera, dei Calderani traenti la seta dai folicelli, jjelle orditrici e tessitrici dei veli, dei tintori, increspatori, imbiancatori ed altri diversi operai, che fra tutti in Bologna e nel contado erano più di ventimila persone, le quali vivevano dell'utile e del comodo che ritraeva la città nostra da questa seta. E poiché a noi ne veniva ancora della forestiera da diverse bande ogni anno circa cento mila libbre; questa nell'entrare ed uscire dava in dazio di dogane presso a quattordici mila scudi. Tale seta si adoprava per ordire e tessere ogni sorta di drapperia, onde in Bologna si faceva tanta copia, che per tale esercizio si mantenevano col guadagno loro presso a dieci mila persone : ma se ne sarebbero mantenute assai più, se non si fosse mandata fuori della città una gran parte di tale seta, che per essere lavorata ne' filatoi dai buoni e pratici maestri di Bologna, era in altissima stima presso a'forestieri, i quali (mancando della materia prima, ma sopperendovi coli'industria) facevano così belle drapperie che più non curarono col volgere del tempo di comperare tanta copia di drapperia bolognese, come prima solevano fare.


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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