Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
386 ANNALIDalla canapa poi, nutricata nel contado di Bologna con molta spesa di grassi o letami di buoi, di pecore, di polli, di colombi e di cenci diversi, se ne ottenevano ragguagiatamente dieci in dodici milioni di libbre annuali ; le quali, vendute per la maggior parte a' forestieri per farne corde e tele, producevano a noi un guadagno di ben quattrocento mila scudi, ( in ragione di sondi 4 P®r °gn* cento libbre) i quali andavano distribuiti fra gli agricoltori, ed i cittadini proprietari dei terreni e dei letami. E perchè prima che venisse portata fuori dalla città tutta quella canapa, se ne lavorava anche in Bologna per far gargiuoli da filare e per altre bisogne, molta quantità ; così a que' tempi i mercanti che attendevano a tale negozio vi spendevano un anno per 1' altro ottanta mila scudi, ohe andavano per Je,mani di poveri artigianelli e d'incoraggiati lavoranti.— Ed un altro lucro avevano i contadini del contado nella coltivazione de'Gargi o Cardi per cardare , pulire , appianare, e rendere lisci di pelo i drappilani ed i bigelli fra noi fabbricati:dalla quale coltivazione si derivavano in sul 1600 diecimila scudi annuali, o poco meno.
ANNO DI CRISTO 1608*
All'aprirsi di quest'anno fioccò una neve sì continuata e sì densa e grossa che nè prima nè poi , fino al 1829 e 3o, non si vide più alta nella città nostra, nè più rovinosa. Il perchè si fecero orazioni, digiuni, elemosine e processioni alle quattro Croci, acciocché Dio distruggesse tanta copia di nevi, e riparasse ai mali che le persone e le campagne pativano, e togliesse l'immenso freddo ohe in quell'inverno dominò. Adunque alle Chiese principali o capo-luoghi de'quartieri si espose il Santissimo Sagra-mento per quarant'ore continue. A san Domenioo fu esposto per mano del Cardinal Giustiniani Legato,
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