Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
39iun secchio d' acqua, che poi faceva uscire dalla bocca sotto vari modi , odori e colori, a guisa dì vaga fontana, che ora olezzava d'olio d'aranci, ora di fior di gelsomino , e quando . d' un' erba la più fragrante, quando d'un frutto il più soave. Un suo compagno di gherminelle siffatte ingoiava bravamente un mezzo quartirolo di sassetti minuti, che dentro lo stomaco faceva poi, con apparenza di verità, cozzare insieme , e sonare con mormorio sensìbile. Da quel tempo ad oggi sono ornai trascorsi due secoli, ma la caterva de' ciarlatani non è ancora tutta spenta, nè la credulità di coloro, i quali ritengono trovarsi nell'uomo caduco facoltà sovrannaturali , senza volersi persuadere che la destrezza da natura e 1' esercizio continuato hanno reso atti questi prestigiatori a illuder l'occhio più acuto, mostrando branco per nero, acqua per vino, vivo per morto nelle cose fìsiche, come purtroppo nelle morali vi ha chi travolge od inorpella la verità, chi attrappa il prossimo porgendogli il vizio sotto aspetto di virtù, il pessimo sotto qualità di buono , e via dicendo.
Ma lasciamo i ciarlatani beffardi, che campano la vita in modo non degno dell' umana dignità, e veniamo a gente che campa la vita con industria ed onestamente, vogliamo dire i negozianti e lavoratori di sete, lane, canape, ed altri oggetti siffatti. Questi operosi, i quali vedevano come in Bologna volgesse allora al basso più che mai il commercio delle nazionali manifatture, diedero il seguente memoriale all'intero Senato ed a ciascun Senatore parzialmente, nella speranza di trovare nei Presìdi del Comune que' provvedimenti che meglio valessero a rialzare il pregio scaduto delle cose lavorate fra noi, e a dar lavoro e pane onorato a migliaia di cittadini , che si vedevano a giorno per giorno scemare e mancar 1' alimento :
t^.ooQle
| |
Bologna Senato Senatore Presìdi Comune Qle
|