Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIAdolfo dirigeva la fanciulla, sin quasi dagli anni dell'infanzia, per quella via che poi terrebbe fatta adulta, e per la quale percorrendo maggiormente, come fu arbitra di sè stessa, pervenne a quel ponto, cui più oltre non potè gire; laonde, simile a Carlo V., sazia del reame, de'sollazzi, delle vanità e delle tenebre, diede le spalle al trono ed alla corte , al fasto ed ai ministri di facil lode ; e quanto più rifuggir volle alle grandezze, tanto maggiormente in faccia alla terra divenne grande. — Adolfo dunque, scorgendola di singolare intelletto, ed ispirata da un genio baldanzoso, si piacqne riguardare nella fìgliolina, non già una fanciulla delicata, ma un uomo forte, sostegno e gloria del trono avito, novella luce all'astro di Svezia che brillava. Le diede perciò (quasi ingannando natura) una maschile, e per poco non dicemmo guerresca educazione : il perchè formò di lei un bizzarro fenomeno, che strano e meraviglioso a tutto il mondo si mostrò. Appena si reggeva sulla persona, ed egli l'assuefece al bagliore delle armi, allo scoppio de'moschetti, al trattare una spada che la mano puerile a mala pena reggeva. Di cavalli e del lor nitrito le ispirò l'abitudine; e la poneva in arcione, e la faceva spaziare pe'campi. Colle storie degli antenati più gloriosi, e de' monarchi d' Europa e d'Asia più valorosi e fortunati le esaltava l'intelletto, già per sè disposto a gravi studii, e rifuggente dalle industrie dell'ago, e dall'umiltà della conocchia e del naspo.— Per tali esercizi del corpo, e per tali studii dell' intelletto, cui l'ebbe iniziata il genitore, addivenne poi essa così robusta come un uomo vigoroso, e vaga di quanto in lei cancellasse le femminili propensioni, e a vita d' uomo la compisse.
      Aveva soli sei anni quando nel i63a le manoò il genitore; e, proclamata regina, restava affidata alle cure di cinque tutori, dignitarii del regno, tra'quali il famoso Oxenstiern, suo maestro ed educatore, gran cancelliere e ministro della svedese monarchia. Allevata dunque Cristina negli studii delle lettere
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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