Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      e dèlie scienze, per ornare il suo spirito di gravi cognizioni ; istrutta delle cose amministrative, e della necessaria desterità che alle medesime si vuole ; abituata agli esercizi del corpo, per darvi maschia fazione e tempera robusta, non deviò punto dal sen-* ' ¦« » ¦ ire; e fece manifesto aimente vasta, d'immaginazione vivace, di memoria felicissima, d'intelligenza non comune. Imparò più lingue antiche e moderne; la storia, la geograna, la politica: sdegnò i trastulli della tenera età; ed ebbe ricreazione nel rivolgere per la memoria i fatti egregi degli eroi e de'potenti , e nel brandire le armi con tutta l'energia che giovane guerriero possa negli atti e nell' aspetto dimostrare.
      Non è adunque meraviglia se mancava di modi aggraziati e sparsi di delicatezza; se non aveva dolcezza di sguardi, soavità di sorriso. Severamente temperata, ebbe alterezza di maniere, veemenza di parole, risolutezza di atteggiamenti ; uno sguardo fermo, e talora sdegnoso; un riso di molta dignità e talvolta d'ironica asprezza.
      Gli Stati del suo Reame radunati, vollero più volte persuaderla ancor fanciulla, quando le volontà si piegano di leggieri, a pigliare le redini del governo; ma ella ricusando, coll'addur ragione dell'età e della pooa sperienza; soltanto negli anni diciotto della vita (1644) ' sobbarcò a tale incarico, e sostenne il peso del reggimento con mirabile forza sì d'intelletto che di animo ; con facilità e sicurezza nel deliberare, con saldo proposito nel mantenere le prese risoluzioni. Attese ai consigli d'Oxen-stiern e di pochi onesti ed abili ministri, ne'quali poneva fede: le insinuazioni degli altri, o non ascoltava , 0 teneva in sospetto d'inganni. Per la qual cosa il governo di lei fu provvido e bene accetto, finché solamente quei pochi assennati l'appressarono. Ma quando i reggenti di tutte le Province; quando tutti gli Stati del reame di lei , pretendevano indurla ai lor talenti, ed ognuno, nel fine propriocome fosse dotata di
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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