Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALINon è a dire se i Bolognesi a tale novella fossero presti a sontuosi e festivi apparecchiamenti. La magnificenza , il lusso delle arti, la gioia spontanea nell' accogliere tutti i forestieri, ma più gli altissimi personaggi, erano state prerogative loro in altre circostanze, e sarebbero pure in questa; essendo argomento del loro adornare le vie con serici drappi , dell' inalzare archi lungo le strade e ne' quadrivi (quasi fosse giorno di trionfo) l'arrivo d' una donna reale, che parve a'qtoe'tempi un miracolo, e cui la città intera disponevasi a ricevere e fare corteggio con amici modi, godendo mostrarle quanto v' ha di meglio in Bologna, e ciò che il nome della città nostra valesse a rendere celebrato fino alle terre boreali.
      Intanto che fra noi (essendo a mezzo il Novembre) tutto disponevasi per ricevere degnamente una tanta ospite, la Regina ammiranda visitava in Ferrara quanto v'era di sontuoso, lodando l'ampiezza delle vie, la lunghezza de'corsi, le opere belle architettoniche, e sopra tutto la mole maschia del Castello , già nido e soglio degli Estensi, che ne' tempi di mezzo la dominarono. Poi, con lungo seguito di famigliari e d' amici insigni, partivasi di buon mattino nel a5 di Novembre, salutata dai marziali bronzi della fortezza e delle mura, come già fu nell'arrivo suo in quella città degli Alfonsi. II Legato e il Vescovo di Ferrara sino ai confini della Provincia l'accompagnavano, ristandosi oltre al Relio, al feudo che fu già de'signori Lambertini, Marchesi del Poggio, nobilissima antica stirpe bolognese, da coi sortiva i natali il sommo, l'immortale Pontefice Benedetto decimoquarto. Quivi la Regina s'accommiatò con augusti modi dui venerandi uomini e da tutti gli altri che l'avevano accompagnata; poi entrava nel territorio bolognese, dov'era aspettata da Monsignore Vicelegato Ranuccio Ricci, uscito della città nostra con una scelta compagnia di cavalieri, comandati dal capitano Conte Astorre Orsi, il quale aveva fatto distenderò lungo la via un gran numero


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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