Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
18 ANNALIi miserelli che gemono, e il Monarca affabilissimo e pietoso che li soccorre, e i paggi ed i ministri che l'assistono, e il vario popolo e le guardie, che mai non mancano laddove nn Principe si mostri pubblicamente.— In oggi, per fatto dell'Angiolini, ricomparisce l'altro gran dipinto del Cignani, che rappresentò il primo arrivo in Bologna di Paolo III., quando nel 1641 vi si recava solennemente, venendo di Toscana. In esso affresco, ch'era malmenato come il precedente, e mancante com'esso d'intere figure, rivedesi attualmente la processione dei vari ordini dignitari del corteggio del Papa, e l'augusto vecchio di settantacinque anni portato in seggia da parafrenieri ; e Giovanni Poggio tesoriere pontifièio, che getta monete al basso popolo , il quale s'accalca per raccoglierle, e s'abbaruffa e le contende; e que' paggi che accompagnan nel cammino il solenne ingresso in palazzo, e i quali, per sentenza di Giampietro Zanotti, usciti di mano dell'artefice, avrebbono dato di che pensare ad Annibale ed al Correggio per farne de*più belli e vivaci ; e final-1 mente la statua equestre di Pier Nicola Farnese, tanto accetto ai Felsinei , perchè due secoli prima gli ebbe sostenuti a difendere la loro libertà, ed a sconfiggere in aperto campo Bernabò Visconti oppressore. — Così la pittura dello Scaramuccia è ridonata all'antico lustro: anzi si debbe all'Angiolini se 1* avvenimento di Carlo V. incoronato da Clemente VII. nel i53o, più degnamente si trova in oggi rappresentato di ciò che fosse per avventura quando in origine dipinto venne. — Anche la restituzione della Sacra Benda , involata ai bolognesi nel i6i3 e ricuperata con viva esultanza del popolo, trovasi adesso rinnovellata dal giovine Muzzi a porger fede dello stile maschio e snccoso di Lorenzo Pnsinelli, pittor già valente, benché di soli trent*anni. Or vi si scorgono, come furono un tempo, i divoti di Maria; ora si ammira l'Arcivescovo Alessandro Ludovisi ed il Legato Maffeo Barberini, amendue Cardinali, amendue Pontefici tra nou molto; l'uno
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