Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
4 6 ANNALInel palazzo del Marchese Ugo Giuseppe Pepoli. Monsignore discese a Castel san Pietro per mettersi in abito di cerimonia, e recarsi alla Chiesa della Sabbiosa dove intendeva ricevere l'Eminenza sua, per Titoroare poi subito a Bologna. Vestitosi Monsignore, partì verso la Sabbiosa ; e intanto gli Ambasciatori fhrono alla messa in san Francesco. Non appena era finita, ecco il cavallaro Ughi, dando avviso di avero lasciato Sua Eminenza ad Imola in procinto di salire in carrozza. E ciò detto, ritornò alle confina per aspettarlo. Gli Ambasciatori montarono tosto in carrozza col solito ordine e colla loro comitiva; e Scortati dalla guardia de'Cavalleggeri. Appena scesi -di carrozza alle confina , giunse Monsignor Vieele-gato, che ritornava dalla Sabbiosa, dopo gli ossequi fatti all'Eminentissimo,e che corse difilato a Bologna, di dove colla nobiltà ritornerebbe fino a san Lazzaro, ad incontrare ed accompagnare il novello Legato. Non molto dopo sopraggiunse il cavallaro Ughi, che precedeva di poco ai confini 1' Eminenza Sua. I Ca-valleggeri, capitanati dal Conte di CaFpegna, si distesero in due ale, intanto che il segretario Balbi passò nell'imolese, dove presentato dal cavallaro Ughi a Sua Eminenza, la complimentò in nome del Senato e del popolo bolognese: e soprattutto degli Ambasciatori, che si trovavano poco lungi, e che avevano vivissimo desiderio di servirla. Gradì il Legato il complimento, e fatto sollecitare il passo, arrivò al confine, dove scese di carrozza, fu salutato dall'Ambasciatore anziano, ricambiò i complimenti , poi rimontò coi due soli Ambasciatori ; ed avendo dietro tutto il seguito proprio e quello dei Deputai bolognesi, nonché alcune carrozze di nobili di Bologna venuti spontanei ad incontrarlo; fu alle ore quindici a Castel san Pietro, dove smontati .alla Chiesa Arcipretale, s'inginocchiarono tutti nll* altare del Sacramento a pigliare la perdonanza. Dipoi passarono insieme al palazzo Locatelli, sopra la cui porta era inalzato lo stemma di Sua Eminenza. Fatto un giro pel palazzo, osservata la credenza
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