Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
a98 ANNALIprima di mattar mano alla stampa della parte seconda della sua Storia botanica.
Pochi letterati, nè forse di gran polso, ebbe in questo secolo XVII. la nostra Bologna. Fu del bel numero Antonio Anselmi, che andò Segretario del Cardinal Bembo, ed amico dell'Aretino e di Monsignor Beccadelli : morì vecchissimo sul 1600, e lasciò una figliuola di nome Marcella, che fu unrdigio di memoria e che morì nel 1610, monaca santa Maria Nuova, della Regola e dell' Abito di san Domenico.
. Altro letterato era Èra Baldassarre di santa Caterina da Siena, Carmelitano Scalzo, nato nel 1693 da Silvio Macchiavelli e da Ginevra Morandi, amen-due di nobili famiglie. A Roma in santa Maria della Scala, fece Baldassarre i suoi studii: fu poi Confessore di Clemente X. e di Benedetto XIII.— Divenne Procuratore Generale dell' Ordine suo ; e morì dopo il 1671, nel qnale anno pubblicò la Lettera pastorale ai Religiosi della sua Provincia.— Un fratello di lui, nato ad un parto, vestì pura l'abito Carmelitano , ed applicò speoialmente al servigio degl' infermi ; nel quale ufficio pio e cristiano morì del i63o, curando in Castel san Pietro gl'infermi di peste nel lazzeretto. Quest'ottimo bolognese assunse nome di Frate Claudio di san Luca.
Balzani Paolo Emilio poeta volgare, era Principe dell'Accademia dei Gelati nel 1604 » ® lasciò rime in tutte le raccolte dell' età sua. — Andrea Barbozzi il giovine era poeta volgare del secolo diciassettesimo , e scrittore scenico di merito. Fu esso cortigiano in Mantova, Senatore in Patria, e Padre-famiglia ottimo. Difese il Marini dalle critiche dello Stigliani , cui scrisse contro nel libro famoso delle Strigliate, mostrando bizzarri spiriti, fantasia molta, grande scienza di nostra lingua, ed uno stile che non sente ancora di quelle «natte gonfiezze onde il seioento fu sì vago.— Barbozzi Ferdinando amico del P. Aprosio Ventimiglia , fu un altro bolognese dotto in letteratura , e morì
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