Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      esemplari si volle. Andò a Venezia, dove il Tin-toretto , già grande, operava portenti ; e Ini pre* •celie a direttore, e ne traile buon frutto. Passò- a Firenze per eonosoere le maniere di quella scuola) e le oonobbe, e ne profittò pei consigli del Pasi* enano. Vide in Parma le opere del Oorreggio, e ne fa innamorato , e seppe, quando volle, imitarlo. Tornò in patria ; era tutt' altro artista da quello cbe ne partì : era il Proteo della pittura, di cui tante sono le maniere quante le opere.— Qui Ago* stino, vedendolo dipingere, passò dallo stile del maestro a quello di lui : e se non ebbe tanta va* rista e copia di modi, ebbe nobiltà d'invenzione, naturalezza nel com porre , dottrina nel disegno, amore dell' arte. E molte e molte dipinture avrebbe condotte (come fece Lodovico) se non si fosse dato di proposito all'incisione, nella quale, dopofantasia, nato colla fiamma pittorica trasfusa nella mente e nel petto , all' esempio del cugino e del fratello era pur desso un artista. Osservava, stuo diava, pingeva. Non aveva veduto Roma, e ne conosceva le dipinture e le statue: non aveva viaggiato a Venezia e ne sapeva le arti. Solo a Parma avea vednto e studiato il limpidissimo Correggio* Conversando egli con chi molto aveva viaggiato* osservando e studiando, copie, intagli e disegni , aveva già penetrato i più difficili arcani della pi tv-tura, ed era pronto a dare saggi maravigliosi di si.— Ecco in tal guisa i tre Carracci, capi-scuola felsinei , operare, insegnare, levare in fama Bolo*» gna.—Ma Lodovico, nato fatto per tutti gli stili, rendevasi atto principalmente a poter iniziare per tante vie i suoi allievi, quant' erano quelle cui sentivansi tratti a percorrere. Laonde avvenne di Ini, siccome maestro, ciò che di nessun maestro del mondo ( nemmeno di Raffaello ! ) cbe cioò la** sciasse gli scolari seguire ognuno suo talento, avvi** sandoli soltanto degli scogli in cui potevano urtare,
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1846 pagine 848

   

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