Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      e ohe adesso è svanito , perchè col tempo le sue pittore sono trasmutate in una confusione di nero e di lìvido, che offende l'occhio, e cbe rende indifferenti tutte le fatiche del Donducci. Tentò in età matura di cambiare lo stile, e mettersi ad un fare artistico più chiaro, netto, diligente; ma non potè: cbè dove mancano fondamenti ogni edilìzio crolla e cade.— Allora passò a Roma, e si diede si paesaggio , nel quale riuscì valentissimo, per molta fantasia nel comporre, facilità nel copiare od imitare la natura, e prontezza gaia di tocco nella frasca e ne'sassi. Ne'quali paesaggi introducendo figure a macchietta, ridusse 1' arte a tale freschezza e spirito di vita, che le opere di lui in questo genere furono molto ricercate, e a lui fruttarono denaro e non comuue riputazione. Fatta discreta fortuna ritornò a Bologna ; e perohè amava la solitudine, si ritirò a una sua villa al Sasso, dove lavorava di paesaggio tutto solo chiuso in casa, e non ne usciva che all' alba e verso sera, nonché il giorno di festa, in cui andava alla parrocchia a suonar l'organo. Ma perchè le visite e il ohiasso de'ragazzi e de'viandanti gli vennero a noia, n ritirò dentro un bosco in una vecchia torre; dove però poco stette, poiché le rane d'una vicina pozzanghera l'infastidivano più del chiasso de'montanari. Allora tornò alla sua villa; ma quivi di nuovo gli prese la noia, perchè i ragazzi a Primavera con zuffoli e pifferi e pive sonando a gara, mentre le pecore meriggiavano, tanto dispetto mettevano nel solingo dipintore, cbe questi cominciò ------------- J ' frumenti villereccifrequentemente intorno a lui a trinciar l'aria senza garbo; sicché di spesso gli traevano-di tasca i paoli a i testoni con sì maligna gherminella. Ma bon altro caso più terribile sovrastava al nostro dipintore. Aveva esso a famigliare un certo Doni ni, uomo •emplice e sciocco, ma fedele come il Credo. Un dì
      trovavano modo nuovi, ed erano
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1846 pagine 848

   

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