Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI SaSsempre dal sno Alboresi. Ritornò a Bologna, e, col valente Gioachino Pizzo li, dipinse la gran Gallerìa di Palazzo negli appartamenti del Gonfaloniere e degli Anziani, al piano di mezzo; e diverse vòlti di logge e di soale , ohe furono scoperti ed ammirati nel 1677. Poi dipinse coli' Alboresi ed il Pizzoli la nave di mezzo della Chiesa de'Teatini, «ora Parrocchia di san Bartolommeo, avendone in scompenso la Cappella di sant' Andrea Avellino, colla proprietà della sepoltura. Dopo di che, avendo già 86 anni, perdette l'unico suo figliuolo Giuseppe, morto flagellato per commissione d'un sub nemico prepotente, col quale ebbe avuto una civile controversia/ Di che dolentissimo il decrepito padre, mori piangendo, agli 11 di Marzo del 1687, 0 fa deposto cadavere nella suddetta sepoltura. Nipote di lui fu l'Avvocato Domenico Antonio Colonna, morto nel 1799, e pronipote Maria Gentile, che nel 174S andava sposa al Nobil Uomo signor Antonio Lorenzo Sampieri.
      Domenico Santi 3 Gioachino Pizzoli, Enrico ed Antonio Haffner furono i migliori Allievi , dopo l'Alboresi, del Mitelli e del Colonna. Il Santi, detto MengazzinOj nacque nel 1621 e morì nel i6q4> Le sue migliori opere sono a san Michele in Boy sco, a'santi Vitale ed Agricola, a san Colombano, e tutto intorno al gran prato della Cisterna nel pubblico palazzo. Il Pizzoli naoque nel e morì pel 1733. Copiò il Guercino; dipinse con Matteo Borboni a Parma ed alla Mirandola ; poi stette sempre col Colonna, dopo la cui morte andò in Franici a, dove molto fece e molto lucrò. Ritornato a Bologna dipinse stupendamente la vòlta del Santuario in fondo al Borgo di sap Pietro, e gli affreschi nell' Oratorio superiore. Dipinse la Chiesa di sant' Anna, già ospizio dei Certosini ; e quella della Confraternita di san Gabriele, essendo già ottuagenario. I due Haffner nacquero a Bologna da nn soldato della Guardia Sviscera. Il primo venne al mondo nel 1640 il secondo nel l654» Studiando


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1846 pagine 848

   

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