Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      A lui succedette quello spirito privilegiato di Prospero Lorenzo Lambertini bolognese , ed Arcivescovo nostro, il quale trovavasi, a quanto dicesi, fra i tre bolognesi che primeggiavano nella grazia del Conclave: il dottissimo Gotti, l'illustre Aid romandi, il sagace Lambertini. E fu questi , che dopo un lungo Conclave di quasi cinque mesi, ebbe maggioranza di voti, e nel 17 di Agosto, fu salutato Pontefice di tutta Cristianità, braccio di Dio, speranza del Mondo, gloria di Bologna, vanto d'Italia e dell' Orbe Cattolico. Posta la tiara , assunse nome di Benedetto XIV ; il quale , pervenuto a quel massimo grado oui gli fu dato di sperare , non dimenticò sè stesso, vide e misurò che la grandezza de'proprii doveri, e riguardò come un pericolo , gli onori derivati dalla sua immensa dignità.
      Appena Bologna ebbe notizia che il suo dilettissimo Arcivescovo fu fatto Pontefice, si levò in festa straordinaria , mentre la plebe corse in grossa moltitudine ai palazzi de'Lambertini, sì nella via delle Campane, sì agli altri che possedevano dove contese con pugna e chiasso smoderato, le limoaioe che largamente furono gittate dalle finestre per fatto degli esnltauti congiunti del novello augusto Pontefice. Poi, venuta alla Piazza Maggiore, dov'era il casotto della Guardia Svizzera, presso il portico de'Banchi, appoggiato al pilastri dal lato esterno, e protratto per quanto è di spazio dal voltooe delle Pescherie a quello delle Clavature ; prese a sfasciarlo, in segno di esultanza, e se ne divise le tavole e le travi ; mentre la Guardia , cessato il lutto , ritornò dal casotto che soleva abitare nei giorni di Sede* Vacante, alla Gran Guardia in Palazzo, dove stava sempre nel tempo della gioia. In tale trambusto del porre a ruba il casotto e trasportarne i materiali , uno del popolazzo che vi stava sulla tettoia , cadde giù nella piazza , e storpiò malamente sè stesso e chi stava sotto di tanta gente accalcata, e intesa alla sconcia rapina.


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1846 pagine 848

   

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