Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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Le artiglierie di alcuni forti vennero occupate, e volte a danno degli oppressori: la porta di S. Tommaso fu tolta ai tedeschi ; i quali tenevan-la per assicurarsi , in caso avverso , una ritirata. Giovanni Carbone , servo nell' osteria della Croce bianca , fattosi capo d' un drappello di coraggiosi , assalì, disarmò, uccise gli austriaci che ivi te-nevansi afforzati, e, chiusa la porta, ne consegnò lo chiavi agl'inerti Priori della città, rimproverandoli della loro codardia , della loro impreviden-zh. Gli Austriaci adunque , percossi in città , ornai impediti alla difesa ed allo scampo, ridotti a pessimo partito, si volsero in fuga la più precipitosa t> disordinata , e fecer netta la città di loro presenza e loro puzzo. Il popolazzo , 1* eroica plebe che ave-vagli scacciati , in men che non si dice ebbe guer-nito di cannoni le porte ed i baluardi. 11 Marchese Botta Adorno , generale degli Austriaci , rinnegato italiano, aveva poste in Genova tutti i suoi fondachi , e le sue riserve di materiale da artiglieria; sicché 1' urto e il furore che lo fugarono , 1' ebbe privato ad un' ora di armi , di viveri : e di 4'000 uomini, che restaron morti e prigionieri. E non potendo negli aridi monti che cingono Genova procacciarsi vittovaglie , gli fu giocoforza ( io Decem-bre ) ripassar gli Apcnnini : e così il popolo di Genova fece salva la patria. — Due anni dappoi , conchiusa la pace d'Aquisgrana , si assicurò alla repubblica di Genova , protetta dalla Francia , P integrità del suo territorio , e la pubblica sicurezza.
ANNO DI CRISTO 1747.
Gli Austriaci scacciati da Genova , ritornaronvi intorno con quella persistenza che in loro è virtù più che il valore militare , e bloccarono quasi la città , e ne occuparono il territorio. Savona intanto , difesa da un valente senatore , 1* Adorni , aveva
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