Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI E dal lato dell'aitar maggiore
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BEHBDICTO XIV. PONT. MAX. BBLIGIONIS ADSXBTOBI ET VIHDICt BONAA. ART. PATRONO •APIKNTIA DOCTRIWA. «T OMN. VIRT. LAUDE ORNATISSIMOEd ai lati, sotto due bassirilievi, rappresentanti la Chiesa bolognese e l'Istituto delle Scienze, leggevasi
BEWEDICTU» XIV. PONT. MAX.
BT ARCHIEP. BOtr.
ADDITA LIB. ARTIB.
MAX. SUBSIDIALa musica delle funerarie, era tutta di composizione dell' insigne Maestro Lorenzo Gibelli, e fu oltremodo dignitosa, solenne, melanconica. Monsignor Annibale Beccadelli, Arciprete della Metropolitana celebrò la gran messa : il Padre D. Gaetano Asti , Chierico Regolare Teatino, pronunziò l'orazione funebre, che fu dottissima eloquentis-siraa, e che rispose alla dignità del gran soggetto ed alla non fallace aspettazione degli ascoltanti. La quale Orazione fu poi per le stampe pubblicata, e diffusa per l'Italia. Il numero dei sagrifizi celebrati fu straordinario; il concorso d'ogn'ordine grandissimo. Alle ore a& si tenne adunanza di valorosi poeti nella stessa Chiesa, de' quali fu Principe il chiarissimo Signor Marchese Lucrezio Pepoli ; e fuvvi Orazione recitata dall' Avvocato Aodrea Sforza Guarini ; la quale funzione letteraria durò sino all' ora prima di notte , con frequenza di ascoltatori scelta e grandissima.
Nel tempo appunto che mancò alla terra il gran Benedetto, trovavasi in Roma l'illustre bolognese
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