Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
494 ANNALIdi regno; poi sudditi di non so quali signori d'ogni religione e d'ogni lingua; indi popoli in anarchia, e figliuoli di titolo (e non d'altro) di vari Pontefici Romani , la cui navicella , nel presente anno 1848 , vacilla e minaccia d' affondare , per debolezza del timoniere che avrebbe a governarla, e per malignità di quanti diedero e danno mano ai remi , in sembianza d' aiutatori marinai , ma con deciso intendimento di sommergerla , perchè gli avanzi miserandi cadano preda forse d' uno , forse di più mostri d'ogni tempra, che li sfracellino, e ne sperdano la forma, l'idea, la memoria.
ANNO DI CRISTO 1784.
Già fin da quest' anno cominciavano a svolgersi i germi della francese rivoluzione , la quale travolger doveva ne'suoi vortici ogni più grande stato dell' Europa. Si apparecohiava tale insigne rivoluzione per le immense rovine delle finanze di qnello stolto e fanatico regno, nel quale Luigi XVI, per le istigazioni del vecchio Maurepas , aveva rimosso dal ministero il celebre Neker , che al disordine delle finanze dello Stato veniva rimediando. Il Ca-lonne , che dopo breve intervallo gli succedette in quella oarica, persuase al Re di radunare un'assemblea dei Notabili , la cui scelta dal Re medesimo dipendesse. Questi Notabili, in numero di 146 si congregarono il za di Febbraio 1787 a Versailles; ma nel maggio poi separaronsi senza aver determinato cosa veruna da cui lo stato delle finanze potesse migliorarsi. Intanto le cose trovavansi a tale, ohe il ministro stesso Calonne dovette rinunciare alla sua carica , e come fuggitivo abbandonare la Francia. L'Arcivescovo di Sens, sobbarcatosi in vece sua ai pubblici affari, si dimise ben presto : e la Francia parve aspettare la sua salvezza dal Neker , che tornò all' uffizio di prima.
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