Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
494 ANNALIANNO DI CRISTO I7B0.
„ Scoppiò io questi tempi in Francia ( dice l'italiano Sforzosi ) quella memoranda rivoluzione, che rovesciati e stritolati , trono , leggi , ordine e religione , sorse minaccioso ed irresistibile gigante fra il sangue e le morti ; e con mano audace e poderosa scosse da' suoi cardini 1' Europa. Impallidirono i monarchi e tremarono al formidabile nome di libertà, al cui suono tronche ed insanguinate rotolavano al suolo le teste ointe di regale diadema ; nè parve ad essi possibile il salvarsi , se, poste in bando le antiche ambiziose lor gare, tutti con nodi d'alleanza indissolubile non si riunivano contra il mostro divoratore. „
„ Vani sforzi , inutili resistenze ! Simile a rapidissimo torrente che ingrossato per piogge dirotte e per disoiolte nevi, travolte le dighe e superati gli argini, inonda con piena rovinosa le campagne, seco traendo nel vorticoso impeto de' suoi flutti , alberi , capanne , armenti e pastori ; la trionfante ribellione, sbaragliati gli eserciti opposti, varcati i più larghi fiumi,colmate le valli , appianati ( per così dire) i monti, sventolar fece il tricolore vessillo dalla Vistola al Tago , dalle rive del Baltico a quelle del Jonio, fugando precipitosa i monarchi raminghi o proscritti, tremanti ad ogn' istante che più. non rimanesse loro asilo alcuno contro la furia vincitrice, che dappertutto ferocemente li perseguitava. „
Così la discorre poeticamente lo Sforzosi.Ora udiamo lo storico più positivo Giovanni De Mùller.— Mentre i deputati della nobiltà tentavano in Francia di sciogliere l'Assemblea Nazionale, e facevano occupar da'soldati l'adito della sala, i rappresentatiti del popolo si raccolsero in un luogo destinato a pubblici giuochi, e giurarono fra loro di non
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