Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 553
E dalla città nostra passando a volgere ano sguardo all' Europa intera, per ritornare quindi a noi ed allo Stato della Chiesa ; sappiasi che morto Leopoldo e succedutogli al trono Francesco suo figliuolo , 1' Austria e la Prussia si mostrarono più che mai volenterose di venire alle armi, se la Francia non rimettesse in miglior condizione il suo He. Ma i Francesi, non aspettando di venir assaliti , corsero eglino stessi ad impugnare le armi. Furono alle frontiere , ed ebbero la peggio. L' Austria però non era in forze per invadere la Francia; la quale intanto raddoppiava nell' interno in tumulti e ferocie. A Parigi diffatto , in quest' anno del
?[uale parliamo (20 Giugno) la plebaglia armata si u introdotta nel palazzo delle Tuilleries, a spargervi il disordine. E il 10 d' Agosto in maggior numero vi entrò, uccise la Guardia degli Svizzeri , e pose in fuga la famiglia reale, che passò la notte a gran ventura nel Convento dei Foglianti-ni, già palazzo de' Templari ; d'onde nelle torri vicine del tempio essa famiglia fu custodita prigioniera. Così cessava di regnare Luigi XVI, cui aspettava peggior destino nel breve tempo di sei mesi.
Furono le armi prussiane che prime avevano violato il territorio francese ; laonde il grido di guerra sonò terribile per ogni lato. Numerosi eserciti furono in pronto ; sconosciuti guerrieri usciron dalle loro fila per comandarli ; e quei generali estemporanei fecero 1' ammirazione dei più provetti ed esperti comandanti. In mezzo al fragor delle armi, veniva accusato Re Luigi d'imbecillità e di tradimento, sicché ne avvenne la oattura onde qui sopra abbiamo detto.
Nel mese di settembre numerose uccisioni desolarono Parigi. In luogo poi della seconda Assemblea nazionale fu istituita la così detta Convenzione (ai settembre) ili cui fu somma la prevalenza dei Giacobini. Tutti coloro eh' eran creduti partigiani del Re, furono uccisi ; perchè , mentre le potenze alleate si spingevano nella Francia , si sparse
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