Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 553
credesse la sua inquietudine da altra cagione , che dalla religione generata , sospese a principio la percezione delle tasse per la spedizione di Francia. Però il suo disinteresse e la sua carità risplendette-io in que' tempi nell' accoglimento fatto ai pioti profughi ; giacché più. di quattro mila negli Stati Romani l'ospitalità ricevettero. Trai quali preti sedicenti profughi, vi aveano puranohe degli emissari della Francia novella f i quali intanto insi-nuandosi negli animi degl' italiani, ne scandagliavano le disposizioni a farsi sudditi francesi; o facendola da letterati, da artisti, da archeologi , visitavano biblioteche, chiese, quadrerie, musei, e tutto il meglio segnavano in fatali note , affinchè un giorno , ove la Francia pensasse al conquisto dell'Italia, venisse questa spogliata d'ogni suo pregio, e restasse nuda d'ogni ornamento, priva d'ogni monumento migliore: simile in questo alla Grecia antica quando cadde in potestà di Roma Repubblicana, per ridursi a tanto squallore , onde mai più non potrebbe cancellare le vestigia. Se non che la Grecia, caduta una volta in fatto di monumenti non è risorta inai più ; mentre l'Italia, fatta spoglia d'ogni suo miglior fregio per opera di falsi amici , che mostravano volerla rialzare a gran vita mentre la conquistavano e la umiliavano, giammai non perdette la facoltà mirabile artistica onde salì da molti secoli in onore ; e quanto più fu spogliata e dagli amici infinti e dai nemici dichiarati, tanto maggiormente si innovellò per sè medesima, operando miracoli moderni da sostituire agli antichi, e facendo aperto a tutto il mondo che s' ella non sarà regina sarà maestra.
E Bologna? — Bologna, saputi gli orrendi fatti di Francia del settembre 1792 , pianse e ne paventò : e Sua Eminenza Reverendissima 1' Arcivescovo Cardinal Gioannetti ordinò un Giubileo di quindici giorni, con processioni al Sacro Monte della Guardia!
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