Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIdella sua Religione, e che saranno rispettate e fatte rispettare dal signor Generale istesso le Proprietà e le persone di questa Città e Provincia , come ha costantemente usato in ogni altro luogo. In quorum ecc.,,
Dat. Bonon. hae die 20 Junii 1796. Ph. Hehculanus Vex. Iust.
Angelus Maria Garimberti a secret is.
Or dicasi schiettamente, fatta lettura dell'Editto Senatorio in nome di Bonaparte , se i Francesi venivano fratelli o padroni , protettori od oppressori. — E ciò dicasi molto meglio , quando si saprà che il Martedì ( 21 di Giugno ) requisivano pane , carne, fieno, danaro; che disarmavano i cittadini sotto minaccia di pene capitali; le guardie del Senato, quasi prigioni di guerra; che mettevano imposizioni le più gravi in argento ed in oro ; che sopprimevano poi luoghi Sacri e Famigli e Cerimonie di culto ; che convertivano Chiese e Conventi, in Dogane, in emporii d'ogni guisa, in fondachi , in fenili , in istallaggi , in caserme.
Tanto però basti ; chè non vogliamo convertir la Storia in elegia , come troppo spesso in questo scorcio de' nostri Annali abbiamo fatto. Veniamo intanto al riepilogo biografico secolare.
E incominciando dai Pontefici bolognesi vissuti nel secolo diciottesimo, non abbiamo a dir parola che d'un solo, ma grande: Benedetto xiv ! Sotto l'anno 1728 dicemmo di lui vestito della Sacra Porpora , col titolo di Santa Croce in Gerusalemme , ed ascritto poi tosto diverse Congregazioni , del Sant'Officio, del Concilio, de'Vescovi, de'Riti
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