Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
63 xdai figlinoli questo epitaffio non bugitrdo del suo collega Scarselli :
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Molti scritti lasciò il Fabri , editi ed inediti. Orazioni , sonetti , traduzioni di Commedie di Terenzio ^ lettere famigliari , scritti bolognesi , ed un sonetto a Papa Lambertini, che mentò le più calde lodi del Pontefice.
Un altro Fabri, d'altra famiglia, e di nome Domenico , fu certamente nel secolo scorso il primo poeta bolognese dopo Eustachio Manfredi. Egli nacque di poveia ma onesta famiglia nel 1711 ; si laureò in Filosofìa nel 1742. Dello stesso anno ebbe dal Senato a pieni voti e senza concorso una cattedra di belle Lettere, dalla quale insegnò con molto plauso a fioritissima scuola. Recitò l'orazione inaugurale pel riaprimento degli studi lì 5 Novembre 1750 ed il 14 Novembre 1757. 11 Montefani nel i555 lo desiderò ed ebbe a suo Pro-Biblioteca-rio dell'Istituto delle scienze. Ma poco godette diSuesto grado , perchè cadde in sul 1758 in una era malinconia ed alienazione di mente, per la
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