Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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'Antonio Lunghi pittore, fu discepolo di Gian Ciosefio dal Sole; dipinse molto a Venezia , a Roma , a Gaeta : venne in patria molto vecchio, e vi morì nell'anno 1757 , lasciando a Marcello Oret-ti un copioso numero di bei disegui e di stampe.
Antonio Magnoni, scolaro del Torelli e del Gra-jriani , fioriva nel 1760: Angelo Malavena pittor paesista, lavorava al principio del passato secolo: Giacomo Antonio Mannini, pittore ornatista, seguì la maniera del Mitelli e del Santi , del quale ultimo fu discepolo: Giuseppe Marchesi, detto Sau-aone, fu discepolo del Franceschini , ed Accademico dementino. Nacque nel 1700,0 morì nel 1771*
Ingegnere bolognese e meccanico industre fu Domenico Marchi. Egli inventò la trafila per la zecca, una pianta di filatoglio col suo meccanismo, ed altre utili cose di benefizio per la patria. Fioriva nel 1710, e discendeva dal famoso ingegner militare Francesco De Marchi , nonché da'suoi nipoti , che quasi tutti furono ingegneri e meccanici.
Il primo incisore del passato secolo frai bolognesi (ma molto inferiore a Marcantonio, ai Carrac-ci, al Brizzi , al Bonasone ed a Guido , che fu per avventura il più debole incisore seicentista ) è £0-dovico Mattioli. — Nacque presso Crevalcore nel j66a : studiò da sè il disegno, l'intaglio in rame, nel quale riuscì elegante, benché falso, perchè veramente convenzionalista. Dipinse ancora ad olio, e tenne vanto di singolare fra gli Accademici Cle-mentini. Morì nel 1747, avendo lasciato molte stampe , che furono a quei tempi in onore.
Giuseppe Mazza fu 1' Algardi del secolo scorso. Aveva studiato il disegno e la pittura, dal Canuti , dal Cignani, da Gian GiosefFo dal Sole e dal Pasinelli ; ma datosi a modellare dal vero, divenne Annal. Boi. T. Vili. 94
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