Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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E ohe ei lasciaranno i nostri viri, noi ti alle male disposizioni da lui tramandateci ? Che l'egoismo , le discordie , le bramose voglie , la superbia , le separazioni , l'inettitudine , le meschinità? Che i tradimenti, le estorsioni, le rapine, gli spiriti turbolenti, le dilapidazioni, il disordine? Iddio dissolva questo Caos , in cui è gittata l'Europa tutta; Ei che il può solo, ricomponga un sì funesto ammassamento di materie; Ei rassereni con un miracolo la conturbata faccia della terra. — Parecchie volte uomini di buona volontà confidaro* no di farlo; e specialmente in Italia: ma tiranni (grandi e piccoli) e soprattutto stranieri, sempre risolsero ogni fiducia in profonda disperazione. Perciò 1' Europa e principalmente l'Italia, geme oppressa in servitù, miseranda: e tanto più miseranda, in quanto che Ella non è morta, ma palpita: e palpita, in generale, d'amore di libertà, di virtù, di gloria. È incatenata e gronda sangue, ma conosce ancora le sue forze , e i futuri suoi destini. E insultata da coloro, ai quali essa dischiuse la via d'ogni avanzamento; ma sente di esser fatta per raggiungerli puranche, e trapassarli. E l'Italia e l'Europa non avranno posa, se non
2uando il popolo che nell' età di mezzo accese le accole dell' incivilimento e della libertà, potrà godere anch' esso di quella luce , che a vantaggio d'altri e non di sè, diffuse un dì per l'Universo.
V£> FINE
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