Annali della città di Bologna di L.A.
4 ANNALIANNO DI CRISTO 1798*
Seguiva» a spogliar Roma pel Trattato di Tolentino de'suoi più riguardevoli Capi d'opera, l'Erario di peculio; e.cresceva la penuria, ed il cavo della vettovaglia, specialmente per forzate tratte de' grani all'Estero volute dagli Agenti di Fran--eia. Afforzavasi la Repubblicana faziooe e pel disprezzo che ne veniva da questo al Pontificio Governo , e dal mostrarsi li Ministri della Repubblica proolivi a secondare qualsiasi moto a so-vertirlo. Anzi poiché oredeva il Direttorio non essere Giuseppe Bonaparte, in allora Ministro di Francia in Roma, addatto di per sò all' intrapre-?a, comecché di natura rimessa e non bellicosa, cosi spedigli a soccorso li Generali Duphot, e Sberlok.
Non ignorava il Governo le repubblicane macchinazioni, e a prevenirle faceva perlustrare spezialmente nella uotte da molta soldatesca le Contrade di Roma ; ne radio accadeva che queste si avvenissero in raunate de* più. arditi democrati. Intimavano ad essi da prima di sgombrare, ed erano obediti ; ma in appresso maggiormente imbaldanziti , rispondevano all' intimo con minacce e derisioni. Di qui un'incomposta mischia, morti e ferite, e fermo proposito a resistenza ne' faziosi. Rauna-vansi nella Villa Medici li 28 Dicembre 1797 trecento di questi ultimi e fra essi Duphot che anima-vali a novità. Innalberavasi la tricolorita insegna tra baccanti Orgie e tumulti. Il Governo spediva a repressione bande di fanti e cavalli che facilmente disperdevano li faziosi. Ma questi come a luogo sicuro rifuggivano al Palazzo Corsini ove aveva stanza l'Ambasciatore di Francia. Fatti sicuri dall' incolumità del luogo chiamavano con alte grida la libertà y e giuravano di volerne piantar
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