Storia antica di Como di Maurizio Monti
lfc> STORIA ANTICA DI COMOnelio Scipione, e desiderosi di menare il trionfo, colsero l'occasione favorevole in cui parevano sospese le armi ? misero di repente a ferro e fuoco la pianura insubrica, e circondarono di assedio Milano. La resistenza dei cittadini fu gagliarda, ma non ricevendo soccorso e rifiniti di forze dovettero spalancare le porte al nemico. La guerra fu delle più accanite, e, al dire di Polibio, restò inferiore a nessuna delle più celebrate, sì pel furore che per 1 audacia e il numero dei combattenti. Non sappiamo le speciali condizioni della pace. I Galli, cedute piccole porzioni di territorio, appariscono ancora nelle storie più presto alleati die sudditi ai Romani, perchè dopo quattro anni gl'Insubri s'impegnarono da se stessi in guerra contro i Taurini. La nostra frontiera meridionale perdette la sua difesa lungo il Po, e indirettamente partecipammo alla sconfitta di Milano. I Galli, dice Polibio, furono scacciati dal piano intorno al Po, salvo pochi luoghi sotto le Alpi (6).
Annibale, venuto in Italia, ebbe ausiliarie, eccetto i Genòma ni, tutte le genti dei Galli. Nella battaglia di Canne i trentamila Cisalpini dell e-sercito cartaginese , nudi sopra I ombelico in disprezzo della morte , combatterono con tale prodezza , che furono potissima causa della vittoria. Quattromila di loro perirono, sessantamila dei Romani. La guerra si protrasse più anni, ma vinse Roma . che immantinente rivolse sul Po le armi contro i ribelli. Gl'Insubri in vicinanza al Mincio ricevettero una memorabile sconfitta. Approfittandone, i consoli L. Furio Purpureone e M. Claudio Marcello figlio dell'espugnatore di Milano, fecero a gara l'un l'altro a chi spingesse con più calore la guerra ; e Marcello nel! anno 358 condusse le
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