Storia antica di Como di Maurizio Monti
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incutali, che pel culto religioso, e molto introducendo di proprio, creò la presente civiltà. Roma ci diede i municipii e I autorità loro su le campagne, promosse l'agricoltura, fondò scuole e librerie, ammise il diritto di piena proprietà, facendo dei termini tra campo e campo una immobile divinità, che nemmeno a Giove cede il posto; consacrò i doveri reciprochi di genitori e di figli, provvide alle tutele e ai testamenti, tolse la donna allo stato di schiavitù, cui l'Oriente, e tra noi 1 Celti, l'avevano condannata. Munironsi di argini 1 fiumi e si scavarono canali d'irrigazione. Lo dice Palemone presso Virgilio, in quel comando ai servi di chiudere i rivi , che già abbastanza erano d' acqua satolli i prati :
Claudite jam rivos, piieri : sai prata biberunt,
Nuove strade sì aprirono, e nessuno seppe meglio costrurle che 1 Romani. Un ramo della via Aurelia correva da Milano a Como, quindi per Samolico e Chiavenna metteva nel centro della Rezia. La Tavola pentingeriana segna una strada militare da Bergamo a Como; e nell' anno i6i~ dell era volgare denominavasi tuttavia in qualche sua parte la via Romea. Nelle prossimità di Lugano vi ha indizio di strada romana, che da Neg-gio accenna alle Taverne, e ne dura la tradizione. Varie qualità di marini e la pietra oliare per vasi da cucina sono produzioni naturali del territorio nostro, e usate dai Romani. I popoli della Rezia per avere frumenti, fornivano a quelli del piano insubrico gomma, pece, tede, cera, mele e cacio. Le uve della Rezia, delizia delle prime mense, erano stimatissime in Roma. Virgilio, Strabone, Plinio, Marziale a gara ne tessono l'elogio. La Val-
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