Storia antica di Como di Maurizio Monti

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      ?Paolo e Benedetto Giovio misero in campo l'opinione, che i cinquecento coloni greci sieno stali i fondatori di molte terricciuole sul Lario, perchè il loro nome palesa una origine greca. Le terricciuole sono queste : Peglio (Pe-lio)j Doro (Dario), Dervio (Delfo), Lenno e Lemna (Lemno), Gaeta (Caieta), Lecco (Leucate), Corenno (Corinto), Piona e Pona (Peonia), Nesso e Naggio (Xasso), Pallanzo (Pallantia), Pognana (Pom-pnniana), Lierna (Lema), Plesio, Pigra, Monte Lompino, Cerno-bio e socniglianti. L'abate Amoretti nel Viaggio ai tre Laghi (cap. 18) avvertì pel primo nel 1794, che la derivazione greca di questi paeselli è un pò troppo stiracchiata; e che alcuni nomi sono ancora un avanzo de' Celli. Il curato Pietro Monti nel lodalo Vocabolario dei Dialetti comaschi (Milano, Class, ital., 1845 pag. 477) ha parole più precise: « L'opinione dei fratelli « Giovio a me sembra, egli dice, senza fondamento ; perchè lasciando di dire, che i coloni greci qui mandati da Giulio Ce-u sai e tornarono ai loro focolari ; che le storie non ci narrano , « che qui sieno mai capitate greche colonie; e che la posizione « topografica di questi siti non ci dà ragione di supporre, che « qui sieno mai venuti abitatori di Grecia ; quei nomi o sono di u troppo vago significato, o non convengono ai siti in veruu modo L'origine delle predette terricciuole è più antica, se non per tutte, per la maggior parte, che non l'età di Giulio Cesare. Quando il console Marcello vinse i Comensi, non prese solo la città di Como, ma ventolto sue castella: la qual cosa mostra che il territorio nostro era già ben popolato.
      (9) Nel secolo xvi si pubblicò altra iscrizione delle colonne. È Cesare che parla:
      HVC VSQVE NON VLTRAOMITTO RHAETOS INDOMITOS
      Gli eruditi concordemente la dichiarano falsa, ma ci aiuta a dimostrare viva un tre secoli fa la tradizione che Cesare guerreggiasse contro i Reti (Orelli, Collectio etc. num. 474). Mommsen (Insci^ipt. Confoed. helv. etc. pag. 109) osserva che tali colonne, come molli sassi migliar! delle Germanie e delle Gallie, non essere con epigrafi, e non mai esserlo stato, affermarlo uomini diligenti. In vai d'Ossola nell'alto Novarese si disse, che fu estralla dal terreno una iscrizione identica a quella di monte Giulio: Hac iter Caesaius (Amoretti, Viaggio, ecc.).
      (10) Plutarco e Appiano Alessandrino sono i due scrittori che raccontano minutamente il fatto del cittadino di Como, fatto vergheggiare da Marcello: il primo nella vita di Giulio Cesare (§ 29); 1'allro nel libro It delle Guerre civili (§ 26). Plutarco chiama il Comense uno dei decurioni di Como: èva ràiv sxst SóvAjvtuv...: Appiano lo dice altro di coloro, che avevano esercitato la magistratura dell'anno in Como, e che sebbene vantasse il solo diritlo


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Storia antica di Como
di Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani
1860 pagine 259

   

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Paolo Benedetto Giovio Lario Peglio Pe-lio Doro Dario Dervio Delfo Lenno Lemna Lemno Gaeta Caieta Lecco Leucate Corenno Corinto Piona Pona Peonia Nesso Naggio Xasso Pallanzo Pallantia Pognana Pom-pnniana Lierna Lema Plesio Pigra Monte Lompino Cerno-bio Amoretti Viaggio Laghi Celli Pietro Monti Vocabolario Dialetti Milano Class Giulio Ce-u Grecia Giulio Cesare Marcello Comensi Como Cesare Cesare Reti Orelli Collectio Insci Germanie Gallie Ossola Novarese Giulio Hac Caesaius Amoretti Viaggio Plutarco Appiano Alessandrino Como Marcello Giulio Cesare Guerre Comense Como SóvAjvtuv Appiano Como Giovio Mommsen Plutarco