Storia antica di Como di Maurizio Monti
AL LIBRO li. 67
del Lazio, era, in virtù della magistratura, divenuto cittadino romano. Cesare, egli scrive (lib. II), ttóXcv Neóxupov.... ig Aar/oo £1-xa«» ini rwv 'AÌnsav òxixef w» o-rot xacr* sto; vj^ov, £'/r/vovto l'waa/wv r>ìi«i' roJs '/«/5 ivyvsi r0 Aarnv' twv oOv njw/iu'iiy Ttva, So^ojira rs auroi? «yìvóuìvOv, x»c -zpà to'j 0 rìtuy,jv ity&l vojzc^opsvov, e Mz/3Xc)Xo; sy^jG^-t ró'J Kzt?ecpQ; ig/j'js fz&ìot: x. t. X. Cicerone non fa clic accentinv. iJ luto: Marcatila fumi (la Comensi (Lib. V, cp. xi); e qualmente il Coniente non era sialo un magistrato: inagislratum non gesserai. Secondo Cicerone la sola qualità di Traspadano, cioè nato e abitante una provincia, clic fino dai tempi di Pompeo Slrabone godeva il diritto del Lazio, se non fosse stata la rabbia di Marcello contro Cesare, era più clic bastante a salvarlo dalle battiture : Sed hoc ìpse viderit, dice di Marcello.
(Il) Il testo di Slrabone è il seguente: E-jJuvot (0i niSot) yip fistiavi aìzwv ecVt, La voce oixoz ha il significato non solo di casa, ma di camera o di stanza, e così l'intèndono il Cronovio e gli Ercolancsi a questo luogo (Cf. Cavedoni Marmi modenesi, ecc. pag. ìì7, N. 4.'). Dicono i lessici 0Uot vocantur edam cellae èri balineis. Francesco Ambrosoh tradusse più grandi di case; e così prima di lui il Maffei (Verona Ili. Lib. 8).
| |
Lazio Xcv Neóxupov Aar Aarnv Ttva J Kzt Cicerone Marcatila Comensi Coniente Cicerone Traspadano Pompeo Slrabone Lazio Marcello Cesare Sed Marcello Slrabone E-jJuvot Sot Cronovio Ercolancsi Marmi Uot Ambrosoh Maffei Verona Ili Cesare Secondo Cavedoni Francesco
|