Storia antica di Como di Maurizio Monti
LIBRO 111.
pare assai lieve. Non si possono cavare forti argomenti dal disegno di un ed i fi zio, clic comunque antichissimo, è a noi pervenuto infinitamente alterato, massime quando nel xv secolo fu acconcio ad uso di battistero, e clic dal vicino atrio di san Fedele, diroccalo per mina di parte del campanile, vi si trasportarono le colonne di Calpurnio Fabato. Non solo le terme si fabbricarono di forma ottangolare, ma tanto prati cossi ai vecchi tempi cogli stessi battisteri. Piccola è fa chiesetta di san Giovanni, e le pubbliche terme furono luoghi grandissimi e di straordinaria magnificenza. Penso clic sia ignota l'ubicazione delie nostre terme (2).
Il campo marzio sì stima da qualche scrittore che fosse collocato nei contorni della basilica di san Carpóforo, per la ragione che sepolcri, lapidi e anticaglie d'ogni maniera vi furono di sotterra te. E una opinione erronea, considerando l'impossibilità che su quelle collinette si tenessero gli armeggiamenti, le corse di cavalli e di cocchi, e il popolo vi si radunasse in luogo dalia città sì lontano. Il campo marzio lo poniamo in sant'Abon-dio, e 111 quella parte che si distende in ampio piano sotto la basilica di questo Santo, in guisa che una porzione del convento, che di poi vi fu edificato, comprendesse nel suo circuito. La vicinanza di sant'Abondio alla città e il suo vasto piano, oltre tutte le ragioni che mossero altri in favore di san Carpóforo, concorrono in sostegno della nostra sentenza, la quale d'altronde non racchiude le difficoltà che toccammo. Giovio Benedetto ci fa osservare, che nella fabbrica di sant'Abondio e delle case circonvicine, s'impiegarono molti avanzi di distrutti edifizii, il che si rende manifesto an-
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