Storia antica di Como di Maurizio Monti
1CJ6 STORIA ANTICA DI COMOsono ben più ampi, di forma rotonda, e talmente architettati, che per niente si avesse a guastare la pronunzia delle parole. Tale lo spiraglio, rimasto fino ai nostri tempi intatto, e che vedemmo nell'elegantissimo tempietto sacro a Diana lungo le solitarie rive del Clitunno nell' Umbria. Ci attestarono uomini di Lenno degni di fede che nel piccolo ipogeo si era conservata fino oltre la metà dell' ultimo secolo una statuetta, detta ancora in Lenno la Dea, la quale perchè poco onestamente era atteggiata e molta gente vi concorreva a visitarla, fu gettata nel lago. Chi si reca in questa illustre terra, ed esamina i suoi monumenti innalzati da generazioni sì remote da noi, sente risvegliarsi in mente molte e grandi memorie dei tempi passati con viva e durevole impressione nel-1' animo.
Calpurnio Fabato, prosuocero del giovane Plinio, edificò un bellissimo portico a pubblico uso. La lettera di Plinio, da cui questo apprendiamo, merita di essere riferita, e perchè rischiara il fatto, e perchè scopre quanto egli amasse questa sua patria. » Ho ricevuto, scriveva al prosuocero, le « tue Ietterei/per le quali ho conosciuto, che tu « innalzasti iftio splendidissimo portico chiamante dolo dal tuo'-nome e da quello del figlio, e che « nel seguente dì promettesti danari per gli or-te namenti delle -porte, onde la nuova tua liberate lità fosse della.prima compimento. Rallegronii « della tua gloria, cui pur io prendo parte per « la nostra parentela, eA anche perchè veggo che « tu dilati la raemòSa mei nostro suocero con « lavori d'insigne belwzza ; e finalmente perchè « la nostra patria è in -fiore; essendomi dolce cosa « che sia da chiunque adornata, ma che lo sia
| |
Diana Clitunno Umbria Lenno Lenno Dea Fabato Plinio Plinio Ietterei
|