Storia antica di Como di Maurizio Monti
LIBRO III. 07
« affettatamente voglia cercar gloria da que* ine' a desimi, cui altro non sono debitore, secondo luf-
tìzio mio, clic di esempio.»
Non troviamo menzione di altri pubblici edifizii in Como, ma sì può fondatamente affermare che esistessero presso di noi, come nei pili illustri municipii e in Roma, specchio a tutte le citta, i ginnasii, i fori, le basiliche e altri monumenti di questa natura. Ben diremo, che la magnificenza dei nostri negli edifizii privati non {differiva da quella che nei pubblici si ammirava. Il suburbano detto di Caninio, la Commedia e la Tragedia ville del giovane Plinio sul La rio conseguirono particolare celebrità. La lettera di Plinio, in cui si ricorda la villetta presso la città, o il suburbano dì Caninio, è indirizzata a questo suo amico, e dagli scrittori patrii viene spesso citata. Per la sua importanza vogliamo volgarizzarne una parte con fedeltà scrupolosa. « Che fa Como, tua e mia de-u lizia? (gli scrive Plinio). Che ne è dell' a-t< «lenissimo suburbano? Che di quel portico dove u è perpetua primavera? Che di quella opacissima «< seìvetta di platani ? Che dell'euripo sempre verte deggiante e gemmato? Che del lago sottoposto u e che serve a tuoi spassi ? Che di quel passeggio molle al piede e sodo a un tempo? Che « del bagno, che il sole d' ogni intorno illumina « e riempie ( Che di quei triclinii popolari e di « quelli dei pochi ? Che delle notturne e diurne « camere? ...» E comune opinione, che qui si tratti di un suburbano di Caninio; ma per le parole di questa lettera, ciò non è aperto, e altrove non se ne legge più notizia veruna. Il Giovio nelle Lariane giudicò che un suburbano così magnifico tosse fabbricato alla punta settentrionale del Bor-
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