Storia antica di Como di Maurizio Monti
i.ibro in. 89
i popolari triclinii, ossia i letti pei sacri e pubblici conviti, che si celebravano in alcune solenni occasioni. Apprendiamo da altra lettera allo stesso Caninio, che questi aveva legata una somma alla patria per tali conviti. «Tu chiedi a me, scrivevagli Plinio, in qual modo il danaro, che hai « offerto a quei del nostro municipio pel banchetto, possa essere conservato anche dopo la « tua morte. La tua è savia domanda, ma non « è facile ad essa soddisfare. Sborsi tu alla repubblica il danaro? Si deve sospettare che non « venga dissipalo. Concedi invece poderi? Saranno « trascurali siccome pubblica cosa. Per me nulla trovo più espediente di questo, che tu imiti « quanto ho fatto io stesso nel mio legato pel « sostentamento dei figli de'cittadini. » Anch'esso Plinio pel banchetto pubblico legò certa somma.
Delle ville fabbricate lungo le sponde del Lario, che molte ne aveva il solo giovane Plinio, non ci resta memoria che di due sole, le quali a questo appartennero , e chiamolle per vezzo 1' una Commedia, Tragedia l'altra. La prima era in piano concavo vicino al lago, cui toccava, presentandosi depressa a modo dell'attore comico, che esce sulla scena coli'umile socco; la seconda all'opposto edificata in luogo eminente appariva rilevata come gli attori tragici, che più alti sembrano sostenuti dal coturno. Generalmente la Commedia si pone a Lenno, dove il lido ò depresso ed ha la forma di un semicircolo, ed a lago tranquillo e basso veggonsi ancora sul fondo degli avanzumi di nobile edifì-zio (6). E certo invece che la Tragedia era posta in sul dorso del promontorio di Bellagio, detto ora il Castello, che in due partisce il lago, giusta la descrizione di Plinio. « Molte mie ville, seri-
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