Storia antica di Como di Maurizio Monti
1CJ6 STORIA ANTICA DI COMO
« mia patria, venne a salutarmi un giovinetto, « ancor in pretesta, figlio di un mio concitta-a dino, cui diss'io: Studii tu? $ del certo, risposemi. E dove? In Milano. Perchè non qui «< in patria? Allora il padre, che presente era, e « mi aveva egli stesso presentato il giovinetto, « replicavami : Qui Tion sono maestri. Oh non * avete maestri ! A voi che siete padri (ciò cadeva « in acconcio, perchè molti di costoro erano ivi u ad ascoltarmi) deve sommamente importare che a sieno qui ammaestrati i vostri figli. Dove poti trebberò avere stanza più deliziosa che in pa-tria? Dove più castamente educati sarebbero che « sotto gli occhi de'proprii genitori? Dove alimentati con minore dispendio, che in propria ' casa? E qual grave spesa è mai, contribuendo « tutti una parte, i precettori stipendiare? Quale, « se tutto che ora spendete per le pigioni, pei « viaggi, pel vitto (e fuor di patria per ogni mi-' nima cosa bisogna metter mano allo spendere) « impiegherete per le provvisioni dei maestri? In « verità io, che finora non ho figli, sono apparecchiato per la nostra repubblica, cui porto amore « di figliuolo e di padre, somministrare la terza « parte di quanto piacerà a voi contribuire. Mi u obbligherei per tutta la spesa, se non sospet-' tassi che questo mio dono non dovesse in avvenire porgere occasione di broglio, come veggo « in molti luoghi accadere, dove i maestri sono « dal pubblico eletti e stipendiati. Solo un rime-u dio ritrovasi a tanto male, ed è di affidare solamente ai genitori il carico di eleggere i pre-a cettori, e, obbligandoli a sborsare una parte del a prezzo, costringerli ad essere giusti nella scelta. « Quelli che sarebbero per avventura trascurati
| |
Studii Milano Qui Tion
|