Storia antica di Como di Maurizio Monti
LIBRO 111. IO[)
dn quei luoghi già i contadini, le loro ville divampano, e i suoi compagni vegliano impauriti, esso ridottosi nella camera, si abbandona al sonno tranquillamente. Intanto il cortile, che mette all'appartamento dov'ei riposa, viene per si fatto modo ingombrato dalle ceneri e dalle pomici , che se più indugia a togliersi di là, gli sarà impossibile l'uscita. Svegliato da' suoi, recasi a Pomponiano ed agli altri, e quivi insieme deliberano. La casa alle ripetute scosse ondeggiando minaccia mina : la campagna non è sicura al grandinar delle pietre. Eleggono dei due pericoli il minore, e munito il capo di guanciali escono all'aperto. Già altrove è giorno, ivi buio foltissimo, se non che molli lampi e varie luminose fiaccole rischiarano le tenebre di quella notte infernale. Scesi al lido per vedere se possono avventurarsi al mare, sentono che ancora è in grande burrasca. Le imminenti fiamme e l'odore insoffribile di zolfo volgono tutti in fuga, e Plinio che era adagiato in terra risvegliano. Appoggiato a due servi fa prova di rialzarsi ; ed in quell'istante resta dalle sulfuree esalazioni soffocato. Trascorsi tre giorni si rinvenne il cadavere senza offesa e coperto del suo vestito. Svetonio nella vita eli Plinio scrive essere stata opinione di alcuni, che Plinio oramai ucciso per la violenza delle solforose esalazioni, fosse soffocato dal servo, di ciò pregato da lui stesso, che non voleva più oltre tollerare le agonie della morte. Ebbe Plinio alta statura, ampio corpo, debole stomaco e asmatico. A Castellamare, sito di sua morte, vedemmo in su la piazza una casettina, su cui e scolpito : Bagni di Plinio.
Fu Plinio oltre ojfiii credere negli stuelli inde-
o ofesso, nutrì insaziabile brama di apprendere e di
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Pomponiano Plinio Plinio Plinio Plinio Castellamare Bagni Plinio Plinio Svetonio
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